(scarcato, scarricato). liberato dal carico. boccaccio, viii-2-183:
salva di moschettate scaricata da'villani. fr. serafini, 333: non toma
in parte alla quantità del flogisto scaricato dal sangue in un dato tempo.
. 7. ant. purificato dal peso dei peccati dopo la confessione.
per me siate arritomare. -sciolto dal gravame del corpo. storia dei santi
acciò che caricate non some della terra scavata dal suolo in occorrenza di scavar al terreno difficile
sua stretta e propria significazione, derivata dal verbo che lo compone, propriamente significa
quali sono stati o debbono essere restituiti dal demanio quelli che avesse avocati. =
si rimuove un materiale o una merce dal veicolo che la contiene e la trasporta
o di un titolo di credito) dal patrimonio di un'impresa o di un ente
uscita di una certa quantità di merce dal magazzino in quanto oggetto di registrazione;
. -verbale di scarico: documento redatto dal collegio sindacale che certifica una diminuzione del
cento altri scudi sborsatimi da messer alberto dal saracino. nicolò erizzo, lxxx-4-793: questo
.. fatto supplicare l'eminenze vostre dal suo padre procuratore generale per il di
vie serene. 4. libero dal dolore fisico o dalla malattia. firenzuola
scarichi di collo. -non appesantito dal cibo, leggero. landò, i-54
nominata nella provincia di calabria, distante dal mare molte miglia et è luogo montuoso
lat. scient. scaridae, deriv. dal nome del genere scarus (v
. = voce lomb., dal fr. eschari, escheri 'piccolo', 'poco
= voce lomb., dal fr. eschari, escheri 'piccolo', 'poco
il class. scarifàre, che è dal gr. < jxaptq>àot * ai 'incido'.
fegato, se il flusso del sangue è dal lato ritto, e s'egli è
lato ritto, e s'egli è dal lato manco, sopra la milza, e
'schiera'; è voce registr. anche dal d. e. i., che
car- cinia...; scarite dal pesce scaro. = voce dotta,
dotta, lat. scient. scarites, dal gr. axapi-i:; (
= voce dotta, deriv. dal tema del gr. -rxapi'pàoiaai 'incido,
scarizo della quartana. = deriv. dal gr. cotapt ^ w 'mi agito,
. di scarlatta-, è voce registr. dal d. e. i. (
da macchie rosse, come lo scarlatto, dal che viene la sua denominazione. vieusseux
scient. ifebris \ scarlatina, deriv. dal mediev. scarlatinus (v.
(v. scarlattino); cfr. fr. fièvre scartatine. scarlattina2, sf
voce dotta, comp. da scarlattina1 e dal suff. lat. -formis (da
fenestella tiene che abbiano preso il nome dal colore de ^ calzari scarlatini. soderini
., 9-84: malagevole si rade dal cuore quello che li rozzi animi hanno apparato
, ii-234: egli si svegliò completamente dal suo pazzo sogno, anzi le orecchie gli
con la coc ciniglia'(dal biz. * 7iytxxa7o;, che a
7iytxxa7o;, che a sua volta è dal lat. [textum] sigillatum
textum] sigillatum) per il tramite del fr. escarlate; cfr. an
mangia condita. = comp. dal pref. lat. ex, un valore
di crali. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
un vento ostinato, venuto dalla laguna, dal mare oltre la terra, scarmigliava le
e si scarmigliavano a un anno di distanza dal matrimonio. = sovrapposizione di scompigliare,
6. ant. cardato. fr. serafini, 117: il bisso è
scarminero la lana! = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
cominci per quella. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
., e da un denom. dal lat. carmen -inis (v. carme
a©0 che alcuni riconducono al tema dal gr. orcatpio 'io salto'(v.
anzi né meno allo scamaménto degli spagnuoli dal regno. = nome d'azione
e devi scarnarlo da esse vene e dal misenterio. d. bartoli, 16-1-29: