penzoloni. -trascinare una persona lontano dal punto in cui si trova; buttarla
. fenoglio, 5-i-507: un allarme dal basso scaraventò tutti al bastione settentrionale.
il buon diventa reo, necessitato / dal danno ricevuto o dalla invidia.
sinora avanzate, di un deriv. dal lat. class, clava (v.
dial. sett. o l'ant. fr. escravantar o, ancora, di una
. posto in una particolare condizione esistenziale dal destino, da una forza soprannaturale.
operazione di scarbonare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
a essi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
che si spenga. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
resplender soa persona. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. rubino. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
(v.); cfr. anche fr. ant. escarboncle. è voce
scarborough in inghilterra. = dal nome della località di ritrovamento, scarborough,
bonvesin da la riva, 1-103: dal corpo za no exe bontà, se
, e scarcasciato. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
scarcascio dale verette. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
quasi inservibile. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, tr. { scarcero). liberare dal carcere, dalla prigionia (una persona
alle anime degli antichi patriarchi, liberati dal limbo da cristo durante i giorni della
-consentire a qualcuno di alzarsi dal letto dopo un periodo di immobilità.
gli attrezzi di lavoro dalla stalla o dal capanno dove furono custoditi o riposti durante
2. far uscire fisicamente una persona dal carcere senza abolire la sua condizione giuridica
o savio, le gioie le porteremo dal giudice, e toccherà a vossignoria a far
. andate, scarcerate arlecchino e conducetelo dal giudice ben custodito. x.
che parea che, procurando di scarcerarsi dal proprio petto, volesse correr là dove in
il suo bene. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di scarcerare), agg. libero dal carcere, dalla prigionia (una persona)
suo spirito [di cristo], scarcerato dal peso inviluppo carnale, non riposava.
). = lat. tardo scarda dal germ. * skarda 'squama, scheggia
in toscana nelle campagne, e chiamansi dal volgo scardacci. citolini, 189:
e diverse specie. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
con gioanoemardo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
scardare2, tr. togliere le castagne dal riccio. -anche assol.
'scardare':... estrarre le castagne dal cardo o riccio, che anche dicesi
rosso). = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sento, / adatterà il battaglio ancor dal cielo / in qualche modo, a
. agostini, 4-9-8: se fosti qui dal ciel disceso armato / a prender per
impegolata a que'pecoroni d'alta grassa dal pettine critico del cinico. gigli, 4-180
f. f. frugoni, vt-131: dal cardano mi fu insegnato come dovea scardassar
'l tuo malanno: e non uscire dal presente ordine, ch'io ti do la
fiocchellino di bambagia serica, scardazzata diligentemente dal materassaio regionario. stoppani, 1-191: balle
. gadda, 17- 146: dal... buio pertugio veniva fuori insieme
contro de'martiri. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. carrieri, 4-124: riconosco le capre dal colore. / castana, lana forte
. ant. che estrae le castagne dal riccio. -anche come epiteto ingiurioso:
. -al figur.: scelta operata dal caso. b. barezzi,
ricingono i campi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di casa savoia. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
una finestra dai cardini o un oggetto dal luogo in cui è fissato.
dilaga nel profondo. y allontanamento brusco dal proprio luogo di orìgine, dall'ambiente