che si sposano. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
nievo, 721: morì colpito dal fulmine mentre scampanava durante un temporale.
pascoli, 287: altre due voci ora dal monte al piano / s'incontrano:
vaporiera col fumaiolo a imbuto, preceduta dal vasto scaccianeve, 'faceva'a passo d'uomo
maledetto senno. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, una messa de lo spirito santo cantata dal cardinale di santa croce. aretino,
di cappella e l'orchestra, ma dal più al meno fu sempre la solita
fatto di stanarlo di letto e di condurlo dal moribondo. cantoni, yyr. don
un campanello. pratolini, 3-48: dal capolinea il tranviere scampanellava la partenza.
accomodarvi ». = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. -con riferimento al rumore prodotto dal frantumarsi di un oggetto di porcellana.
con uno scapaccione l'avesse fatto saltare dal piedistallo in mezzo alla sala. =
68: a quel tumulto aereo risponde / dal cuore un fioco scampanìo, sì lieve
perduti ornai tanti soldati, / altri estinti dal ferro, altri dal male, /
, / altri estinti dal ferro, altri dal male, / e quei che da
. goldoni, xiii-797: felice quel che dal periglio scampa, / e della grazia
bruciavano le suole e che se scampavo dal tribunale c'era qualcuno in libertà che
la peste, che gli altri assaliti dal morbo, ma senza precedente costernazione d'
di giunio senatore, non fu tocca dal fuoco, allegando che di claudia quinta
: la cui statua già due volte dal fuoco era scampata. g. caputi [
da un pericolo o, genericamente, dal rischio di morte; sottrarla a un
morale. -in partic.: salvare dal peccato, dalla dannazione eterna (dio
dessi, ti farei sbalzar la testa dal busto. leonardi, 3-166: disdegnando
intera, / e morte lo scampò dal veder peggio. piovene, 7-522: l'
gravosa; riscattare dalla schiavitù; affrancare dal potere di altri. bibbia volgar.
schermo non trovo che mi scampi / dal manifesto accorger de le genti, / perché
, dio mi scampi da giustiniano e dal 'digesto'che non potrei digerire in eterno
, i-642: dio mi scampi e liberi dal fare della lirica. tecchi, 11-18
. borghini, 1-149: il teatro fin dal suo principio è il sacrario di venere
i cani. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
modello di malaticcio-, voce registi-, dal tramater che l'attesta in zucchero bencivenni.
de uer maistro è un sorzador quaxi scampador dal ostro fin al maistro ala volta de
più che uno scampirro. = dal sardo scampimi. scampo1, sm
su la via dello scampo condotta / fui dal signore che vede, / perché presso
leopardi, 198: tutto il campo / dal correr presto procacciò lo scampo. bollettini
fuga. -liberazione dalla prigionia o dal carcere. sercambi. i-310: avendo
sempre nemica, / sì che io sviato dal mio scampo fui; / et ardere
iii-519: poi che scampo non ho dal mio bel sole, / se non
/ ma fulmine fu in me, dal quale scampo / non v'ha, perché
filosofi, i quali, non afflitti dal tormento, ma noiati dalla vanità delle passioni
; il secondo, censurato a torto dal muratori, con quelle vocali intoppate le
far il colpo di bolea, dal suo imbrandire, l'avversario timido divenuto
. buonarroti il giovane, 9-115: dal popol, da'furfanti e dai ragazzi /
= voce venez., che è dal gr. xà [« cr 'bruco',
scampolo del suo bicchiere, ma fu indi dal santo ricusato: in quel luogo fa
esatto il confine tra la selva acquistata dal cavaliere e l'ultìmo scampolo di terra
potere. lucini, 3-181: sorge dal fango dell'urna politica, / tra il
che è sfuggito, rimasto', oppure dal provenz. escapol, che è da
stesso che 'camuffare'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
assoluti dell'ottocento. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore