. 9. liberarsi dagli indumenti e dal bagaglio. g. f. rucellai
di sole. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ma 'sbrodo'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
del mondo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
corno la meltrixe. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
che ci dispiaccia. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
pulir dentro. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di certi 'sbrontolamenti'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
né coda. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
più autorevoli. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
a cinque anni. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sott'ar carcagno. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ex-, con valore intens., e dal dimin. masch. di brozza (
dio te sbrachi! = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
i brachi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sbruciacchiarle un'ala. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, tr. emettere dalla bocca o dal naso, sbuffando rumorosamente, spruzzi di
italiana 'sbruffare', che sembra nato dal suono della voce. massaia, xi-128
e di spruzzi liquidi dalla bocca e dal naso. magalotti, 2-59: la
sbruffo, sm. emissione dalla bocca o dal naso, con sbuffi rumorosi, di
, di vapore, di polvere portato dal vento. targioni tozzetti, 12-3-414:
voce di area tose., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
l'amo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. 2. figur. riscattare dal vizio. m. palmieri, 1-17-23
non la sbrutta. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
davanti a kan. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
d'azione da sbucarer, che traduce il fr. débouquement, propr. lo sboccare
: un naso sbucante... stupefatto dal cespuglio dei mustacchi. sbucare1
sbuchi). uscire dalla tana, dal nido, da un rifugio (un animale
di maggio che gl'imperiali, eccitati dal primo rimbombo del loro cannone, sbucarono
in alto. - levarsi dal letto al risveglio. - anche sostant.
attesa di un treno che dovrà sbucare dal vicino tunnel. - andarsene
sullo spiazzo davanti alla curia fu investito dal vento marino che aveva spazzato il cielo
, 5-209: come fa l'ombra dal campo, quando su di sopra, da
ai rocchetti, sbucavano a fiotti eruttati dal fondo di quella gola nera ululante di
e guardava i suoi riccioli biondi che sbucavano dal basco e gli carezzavano la fronte.
per la navigazione (e traduce il fr. débouquer, propr. 'sboccare da un
che v'aesca. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
in rovina. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
uscito dalla terra (un animale destatosi dal letargo). pea, 8-21:
o d'altro albero smidollato e sbucato dal tempo. agnoletti, lxvi-2-321: quando
. g. bassani, 5-154: dal modo come una cliente aveva consumato un
faldella, 8-70: si guardò bene dal citare i numerosi versi di dante,
la ho sbucciata'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
: per bucinare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
magalotti, 7-125: sabato mattina ebbi dal signor principe vostro nipote la cassettina che
, 3-41: pur continuando a sbudellarsi dal ridere, il ca- gone gli lanciò
un'occhiata amara. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, 1-579: taluno, infelicemente sbudellato dal corno di bue cozzante, gli si