. chim. alcaloide che si ricava dal sambuco con analoghe proprietà terapeutiche. =
proprio della pianta del sambuco. fr. colonna, 3-98: suspicai che ciascuna
sambucus nigra. = der. dal lat. scient. sambu [cus]
dotta, lat. scient. samidiaceae, dal nome del genere samyda (v
dotta, lat. scient. samydeae, dal nome del genere samyda (v.
= voce dotta, lat. samius, dal gr. sa ^ to;, deriv
. sa ^ to;, deriv. dal toponimo -à|ao$. samìolo
aristocratico e di sammarchino; io presi dal canto mio a trascendere nei sentimenti di
. pribramite. = comp. dal ted. sammet 'velluto', con allusione all'
dai fianchi. = deriv. dal ted. s'àumer 'animale da tiro o
= voce dotta, lat. samosatènus, dal gr. sa (xoo-a-: e'j
e'j!;, che è dal toponimo [xà] sajaóaaxa. samosatènse
, 277: né anco la lisimachia è dal marmo rodio differente,...
= voce dotta, lat. samothracius, dal gr. £a|xo$pàxt&t;, che è
gr. £a|xo$pàxt&t;, che è dal toponimo sa|ao#pàxy]. samovàr,
è scrittura francese di voce russa, derivata dal tartaro. soffici, iv-221: da
si prese il tè, che fu versato dal 'samovar', un trabiccolo lucido e borbottante
trabiccolo lucido e borbottante. = dal fr. samovar (nel 1855),
lucido e borbottante. = dal fr. samovar (nel 1855), adattamento
o una barchetta. = dal fr. champan o sampan (nel sec
una barchetta. = dal fr. champan o sampan (nel sec.
le lenzuola. = adattamento del fr. sans-pareil, comp. da sans
entrare e uscire liberamente dalla città e dal territorio amministrato, in partic. durante la
chi aveva pregiudizi dinanzi alla giustizia. dal che venne la frase di passare il san
moneta d'argento che venne fatta coniare dal senato romano per il giubileo del 1300
apostolo, già pescatore. = dal nome di san pietro, con allusione al
di s. pietro. = dal nome di san pietro e della piazza e
però rituffarsi in quel 'samsara'delle apparenze dal quale il pietoso schopenhauer vorrebbe liberarlo per
di origine sanscr., comp. dal preverbo sam-'percorrere, circolare, trasmigrare'e
a un'assoluta lealtà e influenzati particolarmente dal buddhismo zen, che prevedevano anche il
adattamento di una voce giapp. deriv. dal verbo samurau (o saburau) che
, spettro insep- pellibile, / come dal sassicaio la nera vipera / esce dopo la
... i tre capi opposti dal padre maestro mi pare che siano sanabili.
10-ii-39: l'anima del mondo descritta dal 'timeo'può essere interpretata sanamente, perché
= spagn. sanamunda, comp. dal lat. sanare 'risanare'e mundàre ^
salutevol consiglio da farlo ravvedere e distorlo dal professare l'idolatria. cesari, 1-2-197
occhi miei lontani, / donna, dal vostro viso in tanta guerra? / se
una scrollata di capo ti caccerei via dal regno del reale... e il
potrà sanare. 5. redimere dal peccato concedendo la grazia necessaria alla salvezza
peccaminosa; correggere moralmente; distogliere dal peccato e ricondurre alla rettitudine. iacopone
uno chierico, il quale era tormentato dal diavolo, sì fu menato a l'uomo
cxxv-271]: in tal caso il peccato dal peccatore è accusato ma non sanato da
: messer maffeo strada è tenuto farnetico dal nepote, il quale, per sanarlo,
tale figurazione unica di concetto molteplice siano dal poeta dissimulate e sanate.
vi è dubbio, amo sempre abbondare dal lato della legalità, io non ho
(una pena d'amore). fr. della valle, i-42: io priego
di obnubilamento mentale. -anche: redimersi dal peccato. abbracciavacca, i-32-9: ser
3. atto a sanare l'anima dal peccato, ridandole la grazia.
lo scorso mese di giugno, li fu dal padre suo chirurgo espertissimo fatto bagnar la
papa, 6-ii-49: la natura scaccia dal corpo quel che in lui ritrovasi di molesto