'garzone di scuderia '(fin dal sec. v), deriv. da
cavallaro), con la terminazione desunta dal fr. chevalier (sec. xi)
), con la terminazione desunta dal fr. chevalier (sec. xi),
nobiltà feudale (attestata in italia fin dal 1140 la forma del lat. medievale cavalierius
al 'baco da seta 'deriva dal particolare modo di camminare del bruco. la
buscón del quevedo), da cui il fr. chevalier d'industrie (cfr.
nostro re carlo. il quale, sentito dal re federigo prima che dare gli si
v. cavalluccio. = deriv. dal lat. caballa, femm. di caballus
il sole. = deriv. dal lat. tardo caballdrius * guardiano di
= comp. da cavallo e dal suff. participiale -ante (ed è
') e leggiero: sul modello del fr. chevau-leger.
sorini che serviva da modello, scivolò dal cavalletto, e la signorina, ancora tutta
n. 2, cfr. il fr. chevaleresquement, cavallerésco (ant.
... a un tratto si svegliò dal torpore dei secoli, e si trovò
: che gli esempi di persone che dal fango e dalla turpitudine hanno alzata la
cavalieri dell'amore, ordine cavalleresco istituito dal re. panzini, ii-48: non
quasi d'essere vecchio, ma volendo dal cuore tuo rimuovere tale errore, che quel
, 18-2-39: altri l'appellarono fiorìa, dal nome d'un gran capitano, che
4 sono stati rubati? '. dal gergo militare; ora di uso comune.
cui si compone una scuderia. fr. de marchi, 1-208: possono servire
lunga esperienza nel dipingere. -levare dal cavalletto: aver terminato un dipinto,
mi'figliolo. pratolini, 2-450: dal suo altare illuminato, attraverso la porta spalancata
sulla strada, e potendo si staccherebbe dal quadro per assaporare insieme a coloro che
veneziane). = deriv. dal nome di m. cavalli, provveditore generale
cavallina: pertosse. = deriv. dal lat. caballinus, da caballus 'cavallo
dell'acquario, così chiamata per distinguerla dal cavallo grande o pegaso con cui confina
le vincite e le perdite sono determinate dal diverso scoprirsi delle facce dei dadi che
, che in genere prendono il nome dal luogo di cui l'animale è originario
: vescovado, disse monsignor partanna fin dal primo giorno, insediandosi, è nome
loro ideali morali, nel discernimento del bello dal brutto, quel disaccordo che è il
: ammaestrato a eseguire qualsiasi movimento comandatogli dal cavaliere. b. davanzali,
posta. goldoni, vii-1013: va dal signor filippo ghiandinelli; se è in
di nettuno, che ha forma di pesce dal ventre in giù e testa di cavallo
camuffano lo straniero, o il gobbo dal piè di cavallo: lì per lì
schiera dei lanzi essiani e waldecchesi guidati dal generale knyphausen, ed un reggimento di
, la trovai [la cometa] lontana dal primo cavallo gradi 39, 47,
la gran visione dei palazzi imperiali incendiati dal tramonto, rossi di fiamma tra i
selle: ricavare un giudizio su qualcuno dal solo suo aspetto esteriore. berni,
. quasimodo, 2-27: intanto plutone dal carro incitava i cavalli / chiamandoli per
a guisa de'cavalli son frustati i ragazzi dal maestro: il che però si dice
.). = » deriv. dal lat. caballus * cavallo da lavoro '
è molto proprio il dirsi palei, siccome dal montar suso e saltare, e impennarsi
orli lucenti le alpi occidentali si distaccavano dal cielo: erano cavalloni e marosi che
come pare. il nome potè passare dal calabrone alla libellula. il rigutini (
brenta, adige, po. = dal lat. cavus * cavo '; cfr
= voce veneta, deriv. dal lat. capanna. cavapiètre,
, / lungo il ciglio cava l'erba dal campo rosso, / e volge lento
i-133: il poeta senza cavar nulla dal di fuori, senza osservazioni, solo narrando
solo narrando, con sole gradazioni tratte dal fondo stesso della situazione, porta il
mondo per cavar una stilla di succhio dal suo dire. d. bartoli, 34-177