, 219: troppo sarebbe i! cor contento e lieto, / poi eh'amor
. carducci, 636: batte al tuo cor, ch'è un bel giardino in
i-190): anima mia dolce e cor del corpo mio, non vi turbate.
sciogli, / e fa'tosto, cor mio, / ch'i'vo'poi darti
mai. bruno, 87: dunque, cor mio, tu vuoi ch'io mora
che tenni ambo le chiavi / del cor di federigo. idem, par.,
amore, 21-12: altro disio al mio cor non agrata; / perché dovete voi
. chiabrera, 186: e quali cor non eccita / a candid'orme imprimere /
lorenzo de'medici, 117: o cor mio, da gesù impara: / la
. latini, i-25: 'l vostro cor valente / poggia sì altamente / in
monte, ii-388: l'arma e lo cor e lo meo disio / e la
6-140: e se 'l mondo sapesse il cor ch'egli ebbe, / mendicando sua
non m'accinsi mai / con maggior cor che a questa. carducci, 493
ii-3: o tu che col tuo cor la tua carena / contra i perigli
su'prati, / poi palpitanti senza cor né moto; / sì stupidi guardate oggi
dante, par., 12-28: del cor dell'una de le luci nove / si
: sotto gli abissi, in mezo al cor del mondo, / nel punto universal
, 19-1: e quel, che di cor ama, riman forte, / ed
, 5-80: stava lurcanio di mal cor disposto / contra ginevra; e l'altro
/ che mai quel che han sul cor non han sui labbri. manzoni,
ariosto, vi-633: così con tutto il cor vi prego e supplico, / che
riera da canonico e ghigna come un cor-contento di gesso. svevo, 2-436:
al saturnìde l'animoso alcide, / cor di leone, partorì. monti, 7-280
turbini / de l'alpe il tuo cor di leone / incontro a'barbari ed
si dispera, / e con un cor di fera / pèrdono suo valor pene
. ariosto, 23-7: spesso di cor profondo ella sospira, / di pentimento
: di quanto vaglio, son di gran cor presto. m. villani, 9-60
la bramo, / e com di buono cor l'amo e disio. livio volgar.
marino, 12-76: ponlo al dito del cor [il cerchietto d'oro],
ariosto, 26-136: marfisa avea sì il cor d'ire a parigi, / che
187: io, che in cor t'ebbi dall'età più fresca, /
buttate fuora, / quanto avete sul cor, meco potete / tutto narrar.
tirsi è morto! / caddemi il cor tosto ch'io l'ebbi udito! segneri
duoi figliuoli, che mi costano il cor del corpo per far che gli imparino virtù
più al campo non gli diede / il cor, ch'ivi apparir non avria fronte
, 983: crudel, daratti il cor, vedermi morto? segneri, ii-49:
, 16-73: rinaldo, ch'avea il cor dato in diposito, / non rispondea
/ ché bene inspira il cielo / quel cor che bene spera. marini, xxiv-774
. monti, 10-485: via, fa'cor, rispondea lo scaltro ulisse; /
sospetto. manzoni, 90: fate cor; tremenda / è la prova; ma
potrei, / se non mi regge il cor, se la mia bella / forza
come, o natura, il cor ti soffre / di strappar dalle braccia /
a lei / mi si divide il cor. pananti, i-376: è cosa che
leopardi, 2-7: o italia, a cor ti stia / far ai passati onor;
, 12-28: qui tacque, e 'l cor le si rinchiuse e strinse, /
ornai né fama / ti tocca il cor, di te medesmo almeno / amor
venir sì sfigurate, / che 'l cor mi trema di vederne tanto. petrarca,
, 362-5: talor mi trema 'l cor d'un dolce gelo, / udendo lei
di grazia, anzi di mezzo al cor, non mai. -venire dal cuore
: e sull'aerie cime / venganvi in cor d'endimione i sonni. d.