fòri. 3. trarre guadagno dal commercio dei beni spirituali. -anche assol
svevo, 1-273: le esperienze fatte dal padre non avevano rubate le illusioni al
. 17. estraniare una persona dal mondo esterno; distrarre. dante
vedi, nise, quella nube / che dal mar or si distacca / e al
casa e sotterrò tutti i denari lasciatigli dal marito. gemelli careri, 1-ii-35: furono
, e non avendo distinto il mio dal tuo, ma possedendo ogni cosa a
vasco, 160: questo disordine nasce dal cattivo metodo dell'imposizione o dell'esazione,
un'attitudine al furto che prescinde anche dal valore economico dell'oggetto rubato.
un mio figliuolino di otto mesi, colto dal vaiuolo, sì che questo è il
legate le mani. = dal germ. raubòn, denom. da rauba
dai suoi fou- lards color lilla, dal suo baffo bleu..., sopra
lii-5-23: avendo ottenuto il re in dono dal papa, per le spese che egli
.., si debbia di ragione resarcire dal publico il danno patito, si risponde
-a tempo rubato: nel tempo libero dal lavoro. a. verri, 2-iv-142
, 2-iv-142: tu seguiti a farmi scrivere dal ghelfi a tempo rubato, e fino
che i soldati che morivano erano scommunicati dal papa, traditori al re, tumultuatoli
rubarti che gli verranno rimessi. = dal piemont. riibàt, deverb. da rùbatè
e te e altrui e tornati dal marchese tuo da ferrara e statti pianamente e
scrivere da l'oratore cato- lico e dal beltramo per me 2 mila raghia di orzo
dai rabbi che dagli uomini. = dal lat. rubèus (v. rubeo)
. region. rigogolo. = dal lat. rubeòlus, deriv. da rubèus
(v.); voce attestata dal d'alberti nel fagiuoli. rubbóne
= voce dotta, deriv. dal lat. rubèus (v. rubeo)
la memoria agli dei febo talora / dal rubécchio confin del quarto polo / nube
. 3. arrossato, abbronzato dal sole (il viso). martello
(come in lendecchia / lenticchia, dal lat. lenticùla) e dileguo della seconda
, cui gira una roc- chella, dal fondo del pozzo attinge l'acqua col rotone
simile. = voce dotta, dal lat. rubefacère 'far diventare rosso',
= voce dotta, deriv. dal lat. rubellus (v. rubello1)
= voce dotta, deriv. dal lat. rubellus (v. rubello1)
cavritine e le grecule, certe altre, dal colore, ribelle, sanguigne, sericee
propria della pittura fiamminga, anche influenzata dal barocco italiano; che di tali opere è
r. longhi, 1-i-1-19: è solo dal confronto fra i frammenti e l'opera
, infiammato (le palpebre). fr. colonna, 3-4: li madidi ochi
, 314: oh! il vecchio facchino dal berretto scarlatto con su scritto a oro
. = voce dotta, deriv. dal lat. rubéus (v. rubeo)
= voce dotta, deriv. dal lat. rubéus (v. rubeo)
= voce dotta, deriv. dal lat. rubéus (v. rubeo)
21: allora enea move rande pianto dal profundo cuore, quando ridde le robarie,
fu portato ria / e da'tedeschi e dal comun pisano; / ed otto dì
i re della stirpe ongara, fu alienissima dal corso e dalle rubbarie, e pochi
motto di costui e la ruberia fattali dal suo cittadino, mandò per lui; e
per algun tenpo denaro algun se scodese dal re di cipro per la robaria la qual
= voce dotta, deriv. dal lat. ruber (v. rubro)
= voce dotta, comp. dal nome lat. del genere rubia
(v. robbia) e dal gr. èpu#pó <; 'rosso'.
guido da pisa, 1-136: saturno cacciato dal figliuolo venne in grecia e congregò una
e gagliarda natura, che avea portata dal bosco, quando mutò il mestier di