2-399: il rovo, chiamato ideo dal monte ida dove per avventura nasce egli copioso
/ agrifoglio sorgente in foglie acute / e dal silvestre e rigido per dumi / acanto
tommaseo [s. v.]: dal rovo non vendemmian uve. = dal
dal rovo non vendemmian uve. = dal lat. rubus, affine a ruber (
cesariano, 1-163: questo vocabulo troclea viene dal greco, cioè da trochos che significa
di area ven. e lomb., dal lat. tardo rotèus 'a forma di
era una rozzaccia poltra. = dal medio alto-ted. ros (mod. ross
parte della germania... parlasi ancor dal popolo il latino, ma rozzamente e
c. e. gadda, 18-90: dal punto di vista rozzamente analitico non vi
osservare le- stelle cadenti la notte, dal cui tragitto, in qual parte del
». brusoni, 1-211: ricusata dal soldato rozzamente e con rifiuto preciso la
. cesarotti, 1-i-38: pressato l'uomo dal bisogno immediato di fissar con un qualche
per issione? non punirlo affatto né discacciarlo dal convito, ché saria una rozzezza.
i remi / diventarono i rami che dal bosco / si portavano allor frondosi e
sparso di sangue che gli era uscito dal gorgozzule piagato. 0. rucellai, 96
imitar la natura, la qual incomincia dal rozzo per pulirlo poi. -che
annerito, imbevuto di neve e bruciato dal sole. moravia, xiii-48: la scultura
rozzi ugualmente, e che ne l'uno dal sansovino s'intagli una bellissima venere e
/ prima rozze e selvaggie, / presa dal vivo lume / qualitate gentil, cangian
greve. boccaccio, 21-3-8: cacciatisi dal viso i sucidi sudori con la rozza
fu ch'in queste parti / venne, dal ciel cacciato, e vi s'ascose
piacerà che anche fra noi si deponga dal volgo quella dura e rozza grossezza di pensare
popolo, vi fosti tanto la- grimato dal rozzo popolo. ramusio [anghiera],
condolendome che nostra impromesa totalmente deliberasse che dal mio infimo e razzo inzegno reu- sciessono
: una diffidenza rozza e meschina gli saliva dal fondo della sua natura.
-offensivo (un appellativo). fr. morelli, 11: puttana sta per
maniera, ma sono rozzi e usati solamente dal volgo. -triviale, sboccato (
: evandro,... fuggitosi dal peloponneso, tenea più con l'autorità che
tanto ignorante ch'io non discema il nero dal bianco? rocco, 1-76: deve
rozzi dovrebbero in un tempo esser esclusi dal numero dei viventi e dalla aggregazione di questi
, ma per un rozzo disegno, dal quale, con la censura e correzione
malattia di cui si disputa, scritta dal dott. michele rocca e dal dott.
, scritta dal dott. michele rocca e dal dott. matteo galiano. spallanzani,
antico rozzore in tutto a schifare, dal quale né il divino dante, per
attestata in documenti medievali (a brescia dal 1192) e tuttora viva nella toponomastica di
cfr. pro- venz. rua e fr. tue. rua2, sf
noi altri, ma veniva per difenderci dal suo medesimo essercito e non per metterci a
sul proposito dei tremila fanti tenuti pronti dal duca, gli scrittori parziali al doria
. bianciarai, 3-11: prendevano dal cesto della frutta la mela o l'
/... / io non prego dal ciel tuoni e saette. s.
per insegna. guardarci sopra tutto dobbiamo dal rubacchiar or qua or là, perché
e là dallo « spettatore », dal 'comte de tonau'e da altri? carducci
, 185: il rapporto sul furto passò dal sindaco al commissario di pubblica sicurezza,
ruoamenti o per favor di prencipi levati dal sudiciume e feccia de la stalla, si
v.]: 'rubanatura': parola derivante dal francese, usata invece di 'listatura'nel
del registro. = deriv. dal fr. rubaner, denom. da ruban
registro. = deriv. dal fr. rubaner, denom. da ruban 'nastro'
rubaner, denom. da ruban 'nastro', dal medio olandese ringhband. rubano