costa tra gli oleandri rosacei e i melograni dal verde metallico, con gli olivi sopra
viene alla pelle del viso segnatamente. dal colore. 5. bot.
, « era rosacroce ». = dal ted. rosenkrentz, nome del personaggio protagonista
alcuni sono domestichi e alcuni salvatichi. fr. colonna, 2-299: gli rosari
/ son mesta come un colchico: dal ciocco / tanto mi germinò di femminelle
cacatua roseicapilla) diffuso in australia, dal piumaggio grigio e col petto rosa.
dotta, lat. scient. rosales, dal nome del genere rosa (v.
; la festa del rosario, che dal 1913 è stabilita al 7 ottobre, era
entravano in chiesa, per fare accendere dal sagrestano le lampade votive. bernari,
la sua passeggiatala solita della sera, dal rosario a santa maria di gesù, sempre
diversa ma tutte straordinariamente incise e lacerate dal mare, nel quale si prolungano con un
cristo asaminata, / piovando da le nuvole dal cel fresca roxata, / cum lo
beve. calogrosso, 52: prende dal ciel le candide rosate / e dolcemente
che stille rassembravan di rosata, / scesa dal ciel su ma- tutina rosa. gigli
. giacomo da lentini, 36: dal core mi vene / che gli occhi
adattamento del provenz. rosada, deriv. dal lat. ros roris (v.
3-1 io: traverso i vetri rosati dal sole la stanza si disfaceva delle ombre
al castello, / ove è la dama dal viso rosato, / e tuore a
crise. tommaseo, 2-i-100: giovanettino dal viso rosato, / non vedi che
in terra istrango- sciato; / e dal capo al piè si stracciò la gonnella /
lauda dei servi della vergine, xxxv-ii-10: dal destro la'sanctissimo fora ne vene undata
arrostito', comp. da roast (dal ir. rótir 'arrostire') e beef che
rótir 'arrostire') e beef che è dal lat. bos bovis 'bue'.
frutto appena colto). fr. colonna, 3-5: duri ceni,
le penne dei loro mille vari colori dal sole contraposto, voloe e stette sopra
mover per la campagna / cui beltà dal purpureo / suo splendore accompagna / e
in modo analogo alla rugiada. fr. colonna, 3-340: giunti..
= per anton., dal nome dell'attore romano q. roscius
. russeolus 'rosseggiante5; voce registr. dal d. e. i. (che
il frutto del corbezzolo; eletta rosella dal suo color rosso pendente al giallo.
delle roselle (platycerus). = dal nome della collina roschill, che sorge nei
di velluto che rivestono le rocce, dal proliferare delle roselline selvagge.
radicale di varie piante. = dal nome del botanico it. f. p
rosei, cioè canna. = dal fr. ant. rosei, dimin.
, cioè canna. = dal fr. ant. rosei, dimin. di
allargava in un ampio cerchio, dal cui centro si vedeva emergere il suo
solenni, poiché roseo scese / or dal cielo il tramonto e sì le accese.
il ghiacciaio tinto di un roseo dolcissimo dal riflesso del sole già caduto. d annunzio
alla poltroneria. montale, 3-45: dal mio terrazzo si poteva prender d'infilata,
la rosolìa dei bambini. = dal fr. rosèole (nel 1828),
rosolìa dei bambini. = dal fr. rosèole (nel 1828), deriv
mentre sarchiava nell'orto o mentre tagliava dal roseto i rami secchi e le foglie
archit. rosone che funge da centro e dal quale si dipartono le decorazioni.
, 9 e 21, cfr. anche fr. rosette. rosétta2,
, 'rosetta'. = dal fr. ant. roisnette, dimin.
'rosetta'. = dal fr. ant. roisnette, dimin. di
, dimin. di roisne, deriv. dal gr. puxàvr] 'pialla'; cfr
cosa (il tempo). fr. colonna, 3-46: il rosicàbile tempo
sm. letter. sorda irritazione provocata dal colpevole insuccesso di un'azione.
rialzare. mi sarei mangiate le mani, dal rosicaménto che sentivo dentro.