di pianto. zanella, 1-487: così dal core il canto / un tempo mi
/ nel verso mio, / se dal sen rompemi / sfidando il dio / de'
! la dichiarazione non gli poteva rompere dal cuore. savinio, 380: un urrà
glielo. -segnare un totale distacco dal passato. -rompere il culo a qualcuno
, traendo il cavalier a terra, sciolto dal primiero servaggio, vittorioso trionfa.
'rond de cuir', l'artista abbandonato dal successo lavora, lavora, lavora a
cavati gli occhi / con le unghie nere dal raspar la torba / per non vederlo
. -rompersi in mezzo: desistere dal proprio proposito; non perseverare.
il proverbio castigliano: il filo si rompe dal lato più debole. panigarola, 1-114
in oggi è usanza. = dal lat. rumpère, di origine indeuropea.
buonissima. le mie due camere dominate dal sole della mattina sino al mezzodì.
affidati, lasciansi in sul meglio sfuggir dal pugno il capo della fune, e voi
insegnerò già come uom satollo / parta dal divin fonte, e canti e scriva /
nostra... è stata venduta dal governo senza che ci rimanesse neppure una
v.); voce registr. dal d. e. i. rompiculo
calco dell'ingl. ice-breaker e del fr. orise-glace. rompigranèlla, sm.
rompimenti di cervello che mi fa quel dal piombo, il quale è sì gran
per molti cittadini che doveano avere grossamente dal comune e ne furono diserti. buti
accordo. siri, x-938: che dal canto della svezia non si mulinasse il rompimento
0 di una lega. pagliari dal bosco, 143: il re francesco primo
se quell'onoratissimo prelato non era ricevuto dal cardinal di lione in fiandra, facilmente pericolava
pallavicino, ii-256: alcuni stimavano desiderarsi dal papa rompimento fra carlo ed enrico per
se ben si considera, non fu dal casa usato solamente nell'antidetto gravissimo sonetto
secche, con le proprie mani estraggono dal fondo della carena le merci più care
comp. dall'imp. di rompere e dal plur. di noce (v.)
: quel rompiscatole di un tamburello, dal canto suo, non cessava di battere col
è riuscito di liberarmi dall'assedio fattomi dal padre candido di vercelli, carmelitano calzato
latini 'coccothrau- stes', nome che viene dal greco che vuol dire rompitore degli ossi
. riparo atto a proteggere le piante dal vento; frangivento. savimo, 3-115
lat. scient. romulea, deriv. dal class. romuleus (v. romuleo
v. romuleo); è registr. dal d. e. i.
passeri, il quale troppo avea deviato dal vero nelle lettere roncagliesi. roncaióne
g. p. maffei, 216: dal sonno aborriva [san bernardo] come
paura. = lat. ronchdre dal gr. jboyxiàw, forma secondaria di
d'agente da roncare2; voce registr. dal d. e. i.
a l'erta. bergantini, 1-453: dal sonno lascia vincersi, e sdraiato /
intorno alle rogge, dei ronchi scottati dal sole. 2. ciottolo,
cacciassero e stendessero a loro talento intatti dal pennato e dal ronchio i rami ed
a loro talento intatti dal pennato e dal ronchio i rami ed i tralci, allegando
6-iii-242: tutta quella piattaforma si eleva dal suolo così bene immorsata che sembra d'un
. d annunzio, iv-2-1046: su dal riverbero di tanta cenere rovente sorgeva il monte
e l'ombra che giù vi cade dal rigido colmigno, ritorto a corno ducale,
il camposanto di t. non è lontano dal paese, né dalla polverosa strada carrozzabile
, 491: quei dimoni uscirono di sotto dal ponticello e volsero contra lui [virgilio
sospir versando, e il sangue / dal collo in sì crudel foggia trafitto.
. da runcina 'pialla', a sua volta dal gr. xavrj, di origine indeuropea
bestiale. = per antonomasia, dal toponimo spagn. roncesvalles (cir.
dell'esercito di carlo magno, guidata dal paladino orlando, fu assalita a tradimento
= voce dotta, lat. rhoncus, dal gr. poyxós, deverb. da