di gloria. martello, 6-ii-136: trasparìan dal volto del candido bambino / iterati rilampi
rilanciare la posta. = comp. dal pref. lat. re-, con valore
dei commemorati baci. = comp. dal pref. lat. re-, con valore
imbollettato di garofoli. = comp. dal pref. lat. re-, con valore
rilargassi la piaga. = comp. dal pref. lat. re-, con valore
colla rendita delle miniere, purch'egli dal suo canto rilasci a me non altro
queindo, uscendo dalla madre, sono dal freddo e dcd céddo legati in sodezza
qual nodoso ramo, uscendo fuore / dal tronco estremo e che 'l cammino ingombra,
gli rilasciò il ben servito. = dal lat. relaxdre (v. rilassare)
: ricuperammo i nostri cavalli, rilasciati dal chiaùs. -abbandonato (un bene
che v'è indicata nel mandato rilasciato dal centro d'azione. c. e.
spalca, si pulisce dalle èllere e dal vischio, e il bosco resta che pare
rilasciate, giovani e vegete, liberate dal viluppo delle vegetazioni, avrebbero guadagnato assai
questo rilascio non pregiudica alle ipoteche costituite dal terzo possessore e debitamente iscritte. codice
impre- stanza fattali di cinquanta mila scudi dal conte di sirvella. g.
non deve essere... continuato dal fondamento fino alla cima dell'edifizio.
cennamo proscioglie le viscere dalle fievolezze e dal relassamento venuto. zucchetti, 131:
e così manco profittevole ed onorata. fr. zappata, 244: io vieto quella
più straordinari sbalzi, e di continuo dal maggior tendimento alla più bassa remissione e
e la più rila- sciante, ebbe dal mare la sua sorgente. rilassare1 (
dotta, lat. relaxàre, comp. dal pref. lat. re-, con
genovesi, 6-i-504: alcuni sono portati dal temperamento sanguigno a tutti i generi di
nella rilassatezza negli esami, inconsapevolmente determinata dal timore di perdere studenti a prò degli
moravia, ii-374: talvolta mi levavo dal tavolino e mi guardavo nello specchio:
tanto in tanto per non lasciarsi vincere dal sonno, col mento rilassato, le gambe
visione anche il profilo di epstein, illuminato dal riverbero: osservava il mento appoggiato sulle
che entrandovi non li tormenti. -confortato dal cibo. masuccio, 37: da
ogni altro digiuno in una religione rilassata dal vigore antico il disporre l'animo a
cedevole, arrendevole; indolente. fr. serafini, 268: ora mi sento
xxvt-161: dèesi... partir dal principio « che il mondo vuol essere
qualche alleggerimento altanimo e non si sollevasse dal peso dell'aspre cure e noiose.
scolo alle acque. = comp. dal pref. lat. re-, con valore
un verbo rilatinizzare, che è comp. dal pref. lat. re-, con
4. figur. liberare l'anima dal peccato. s. agostino volgar.
amore la rilaviamo. = comp. dal pref. lat. re-, con valore
, non rilavati dall'acqua né spolpati dal calore del sole. rilavatóre,
loro. = comp. dal pref. lat. re-, con valore
cosa dire delle sculture che, rinvenute dal quattro al primo ottocento, sono state
codesto povero scherzo. = comp. dal pref. lat. re-, con valore
è certamente... il dualismo cantato dal boito nel 'libro dei versi',
non annebbino e piglino vigore l'uve dal sole. giuliani, i-50: il gelo
alla biblioteca dantesca. = comp. dal pref. lat. re-, con valore
-affibbiato. bellori, 2-596: dal lato sinistro della giustizia sollevasi un giovane
una grossa rete a maglie poligone, dal di fuori al di dentro.
rileggere gl'inni e la sequenza composti dal glorioso san tommaso per la solennità del
in che consista il ritmo servato ivi dal santo. f. m. zanotti,
servitori nel sembiante le male nuove recatele dal gonzales. bacchelli, 2-xix-792: 'benedetto giorno
rivedergli in volto. = comp. dal pref. lat. re-, con valore
è ben fatto. = comp. dal pref. lat. re-, con valore
mlas- sciati al considerantele. = dal fr. ant. relenquir, che è