guarda il bel piano che irrigato è dal mincio; dall'altro le alpi altissime
campagnoli toscani: beato chi potesse sgorgare dal cuore schietto e appassionato una vena così
commessi. nievo, 169: gaetano dal quartier generale dell'osteria giurava e spergiurava
faldella, 2-235: il maestro scoppiando dal contento, asseragliandole le guancie,
scient. carus, deriv. direttamente dal gr. xdcpov (la pianta descritta da
lat. scient. charophyceae, comp. dal nome del genere chara e da
lat. scient. carohhyta, comp. dal nome del genere chara e da
brutto carognone. = deriv. dal lat. volgar. * car5nia (da
colle vago. = deriv. dal provenz. ant. carola (e fi
. choraula * flautista del coro ', dal gr. xopaòxtk, comp. da
e chieggono vendetta. / e la chiede dal ciel la
mentre sen vola il sol rapidamente / dal lucido oriente: / e carolando intorno /
collegiali, ecc.). = dal nome dello stato americano della carolina (
tagliate alla moschettiera. = fr. carolingien, dal nome di carlo magno
. = fr. carolingien, dal nome di carlo magno (lat.
regia licenza. = deriv. dal nome di carlo magno (lat. carolus
= voce veneta ed emiliana, deriv. dal lat. * cariolus, dimin.
, per un momento, si ristavano dal loro carosello. montale, 2-85:
morboso. = voce dotta, registrata dal tommaseo: deriv. dal gr.
dotta, registrata dal tommaseo: deriv. dal gr. xdtpcùoiq 'sonno pesante'
minutamente fra- stagliato, che nascono direttamente dal colletto della pianta, infiorescenze a ombrello
, lat. caròta (apicio), dal gr. xapcoxóv. carotàggio,
. = voce dotta, deriv. dal gr. x<4po <; * sopore,
, iii-198: an- ch'essa sboccava dal cuore, e si divideva parte nelle
pelle grinzosa. = voce dotta, dal gr. xapcoti? -l8oq, deriv
carotide dipendesse il sonno); cfr. fr. carotide (nel 1541).
, o lungi fra le sabbie sollevate dal simùn scoppiava impetuoso un assalto di predoni
xxiv-916: non però fu la scelerata esente dal totale gastigo, perché venne con le
venuta apposta da torino. = fr. caravane (nel sec. xiii:
al tempo delle crociate, deriv. dal pers. karwàn. carovanare,
che arriva come un ago di luce dal fondo d'una sepoltura. =
, lat. [crepidae] carpatinae, dal gr. xocp- pàxivai. carpellare
voce dotta, comp. da carpello e dal suffisso -fero (lat. -fer,
dotta, lat. scient. carpellus, dal gr. xocpiróc 'frutto '
carpen- tarii, trasse l'origine sua dal perfido caino, il quale fu il
= forma dotta per carpentiere, direttamente dal lat. tardo carpentàrius (cfr.
carpentiere 'vale legnaiuolo, e viene dal 'charpentier 'de'franzesi, e dal
dal 'charpentier 'de'franzesi, e dal * carpentarius 'de'latini, che
: tra'ciclòpi non sono le navi dal minio alle guancie, / né carpentieri di
: * lana sudicia ', forse dal gr. xapnefa 'prodotto '.
. = voce dotta, deriv. dal gr. xap7ió <; 'frutto '
qualità forte è rappresentata dall'albatro, dal leccio, dalla quercia e dal cerro
, dal leccio, dalla quercia e dal cerro; la qualità debole dal carpino,
e dal cerro; la qualità debole dal carpino, dal frassino dall'orniello
cerro; la qualità debole dal carpino, dal frassino dall'orniello. =
in tutte le stanze: la carpineta dal poggio manda il fresco della mattina.
a venire in india. = dal lat. carpère, con cambio di coniugazione
voce dotta, lat. tardo carpus, dal gr. xavruó? 'giun
= voce dotta, comp. dal gr. xap7ró <; 'frutto '
lat. scient. carpocapsa, comp. dal gr. xapnós 'frutto 'e