come un carnesciale? = dal lat. mediev. carnem laxare o carnelaxare
difficile riuscì lo svezzare i fag- giolani dal gioco carnascialesco di tirare il collo alle
. e generalizzata in europa attraverso il fr. carnauber. carne, sf.
aconito, e la picciola carne rapita dal fronte del nascente cavallo, prima che la
volgarmente talora la moltitudine dei soldati. dal fr. chair à canon. la paternità
talora la moltitudine dei soldati. dal fr. chair à canon. la paternità del
: lume non è, se non vien dal sereno / che non si turba mai
la carne, la quale si lascia corromper dal- l'apetito, che ci genera nell'
all'uomo, e perciò si solleva dal fìsico al metafisico astraendosi dalla carne,
dello spirito, se la natura cantata dal d'annunzio si vuol mettere di fronte allo
/ che giù non basta buon cominciamento / dal nascer della quercia al far la ghianda
d. bartoli, 38-73: n'ebbe dal santo generale [dei padri],
chiesa, donde è venuto? venne dal ventre della gloriosa vergine maria; e
sue figliuole, una della quali, amata dal brigadiere, si volse al baldi:
uomo accorto entrare in quel mal passo dal quale altri sa che il cavallo non può
umore facile, eccitato dalla carne e dal vino, col quale a tavola la
percioché i conviti 132: qui vengono insino dal mare diacciato le vettod'agamennone, come
suine pendevano dai soffitti; i talami dal pavimento si elevavano ampi ed altissimi con
fresco, e conservato in luogo riparato dal calore. -carne fa carne: la
sue carnicine. = deriv. dal lat. caró carnis in origine 'pezzo
e anche non esiste. = dal nome del noto filosofo stoico, con allusione
cosenza: e quando il canosa cadde dal ministero e fu mandato in esilio,
un corpo legato alla ruota, attanagliato dal ferro rovente. panzini, i-496:
già mio carnefice, fossero offerte accolte dal cielo, ah! tu non saresti così
boia, manigoldo '(comp. dal lat. caro carnis 'carne 'e
nella sincerità di tutte le sue ossa costrutta dal lavoro secolare degli avi. -figur
non fate dife- renzia al mercoledì santo dal dì di carnovale; vedete che oggi
, 612: è lecito di strappar dal viso la maschera a colui che in tempo
buffe; le burle che facevan crepare dal ridere eran di moda; c'era per
carnevale di s. ambrogio, dal quale non vuol che mi scherzo
alcuna. = deriv. per metatesi dal lat. mediev. carnelevare,
di per non essere molto tocche dal coltello del conciatore, venezia ch'
cfr. lat. mediev. carnerius, dal provenz. carnier, fr. charnier
carnerius, dal provenz. carnier, fr. charnier, passato nell'ant. mediev
ant. mediev. tedesco karnier, dal lat. carnczrium * carnaio '.
). — voce dotta, dal fr. carnification: cfr. lat.
. — voce dotta, dal fr. carnification: cfr. lat. cornificare
isolata dall'estratto di carne, dal lievito, dalla carne di pesce, dal
dal lievito, dalla carne di pesce, dal muscolo, ecc.
come un corbacchiotto di piuma. = dal lat. mediev. carniprivium (comp.
. riconoscono tutto il benefizio della digestione dal solo fermento. a. cocchi,
carnivore. = voce dotta, dal lat. carnivorus (cfr. vorare '
lat. tardo carnositds -àtis: cfr. fr. carnosité. carnóso,
naso vasto e carnoso, tutto bucherato dal vaiuolo come una spugna, pareva gli
. comisso, 1-243: tutto preso dal pensiero della rotta, stava curvo come
ka- tanga). = dal nome del chimico m. a. camot
medicina più forte. = deriv. dal lat. * carnùtus (modellato su cornùtus
modellato su cornùtus); cfr. fr. charnu, provenz. carnut, spagn
i mantelli dei soldati, madri / dal ventre inaridito dalle lacrime. pavese,