leggia- dretta fera, / così nel cor mi punge, / ché mi piace morire
versi / i miei pensier, come nel cor gli chiudo. boccaccio, dee.
: deh, padre, / così 'l cor ti reggesse anche i ginocchi! leopardi
dunque converse / verso dio maddalena il cor pentito, / ella tutto il cosperse
aspra punta immerge / in mezzo 'l cor dove ha la vita albergo. marino,
gentile amante! / dove lasci il cor mio sì sconsolato? / tu mi
, x-3-132: e perché dunque dal mio cor costante / così diverso è il tuo
amore / deh! non stemprarmi il cor. monti, x-2-220: questo dio degli
giusti siete, / rendete a me quel cor: / mi costa troppe lagrime /
: lungo a dir fora ciò che 'l cor sostenne, / come la mente constemata
: quando dio vuole / ritrarre un cor dal mondo, e a sé chiamarlo,
, 182-2: amor che 'ncende il cor d'ardente zelo, / di gelata paura
/ arder del vostro amor fu 'l cor costretto. sarpi, i-390: se li
: ché gli occhi messagger del mio cor vago / mi mostrano or costei e or
nome, / d'alma costome -e di cor volontate. dante, par.,
volto di colei / che scolpita ho nel cor con maggior cura, / credo che
meo e occhi, che farete? / cor, come soffermi dolor cotanto, /
. angiolieri, 32-8: se 'l cor di becchina fosse diamante /...
amava, / novellamente gli è dal cor partita. tasso, 15-46: presso
lasci, / perché nel fondo del mio cor rinasci, / s'io te n'
e di grana, / ch'arebbe un cor di marmo ad amar mosso. aretino
. d'annunzio, ii-446: in cor gli ardeva una tristezza ignota, / mentre
coturno spieghi aspri lamenti, / non è cor che non gema al tuo dolore.
. / per alcun tempo, ma nel cor la cova, / finché prorompa alla
allecerato. angiolieri, 27-1: lo mi'cor non s'allegra di covelle, /
quasi cruda epula, cuius cruditate gravatur cor et stomachus indi- gestus efficitur *.
teridi, profonde / acque di mergellina il cor ferìo. craterisco, sm.
nome, / d'alma costome -e di cor volontate. boiardo, canz.,
pregno, / che spirto di pietà nel cor li crei. algarotti, 2-43:
326: luce d'amore che 'l mio cor saluta / e intelligenza e vita entro
regno. aretino, iii-214: [il cor] dovrebbe essere intento / al divin
degli albizzi, ix-41: poi nel cor le metti una parola, / e
del fante, che ferire / lo cor non mi potesse. dante, 47-31:
poserai per sempre, / stanco mio cor. perì l'inganno estremo, / ch'
/ ch'io non stimava alcun di cor sì caldo, / che me l'avesse
francesco da barberino, iii-401: lo mio cor crema. = voce dotta, lat
, coménzate a lagnare; / lo cor vorrìa crepare, tant'ha albergate doglie
tutti gli amari tuoi, del mio cor esci. parini, iv-46: o pianta
è questo, amore, / c'al cor entra per gli occhi, / per
che prò? l'odio di me nel cor del padre, / quanto il dolore
, / quanto il dolore entro al mio cor, crescea. pindemonte, 151:
53: chi nudrisce tua speme, / cor mio, chi fiamma cresce a'tuoi
il suade: / ma, se dal cor profondo unqua mi cade / la dolce
, / li saria crepà lo cor cum gran pietà. = deverb
che pia, / lo me'cor piange e cria / per la malvagia gente
de le chiome stesse / lega 'l cor lasso, e i lievi spirti cribra.
ella dell'acque, nel secreto / suo cor cantando amore al rugiadoso / estivo raggio
manifestava. ariosto, 200: ed ogni cor che qui par sì coperto / trasparente
'l dolce verde / mi corse al cor la mia donna gentile. ariosto, 42-63