larvali reticenze, possono essere meno approvate dal lettore non digiuno, in realtà poco
lat. tardo rectitùdo -inis, deriv. dal class. rectus (v. retto1
. = voce dotta, dal nomin. del lat. tardo rectitùdo -inis
retta e profonda, e l'argine suo dal nostro canto innalzato, e fabbricàtivi sopra
orizzonte, non sarà mai essa alterata dal corso dell'acqua quando questa sia chiara.
moto retto dell'acqua è quello, che dal fiume viene fatto con la via più
da longiano, 30: è differente dal tifone perché si muove girando intorno, e
alringiù, cioè àltinsù quello che si parte dal mezzo, all'ingiù quello che va
ali dell'esercito è più lontana dell'altra dal fronte dell'esercito nemico. quest'ordine
nuotatore, finché la forza motrice risultante dal braccio e dalla gamba da un lato
strada). -anche; che non devia dal percorso più breve e veloce.
voi la virtù non è diforme / dal fier sembiante e da l'erculeo aspetto
dello stile magnifico è ch'ei pieghi dal retto all'obliquo e sia raggirato.
e'non possa discemere / il sapor buon dal rio né far giudizio / retto quando
sì come gli amori non son disgiunti dal retto, così gli avvenimenti non son
, così gli avvenimenti non son lontani dal vero. tesauro, 5-94: console,
mal viventi che miscredenti, prima appartati dal retto colla volontà, e poi apostatati dal
dal retto colla volontà, e poi apostatati dal vero coir intelletto. bettinelli, 2-58
pensieri e le azioni nostre vadano lungi dal retto, non dobbiamo incolparne la meschinità
più la linea che sceme il retto dal torto. carducci, iii-1-184: io tetragono
cinque cagioni, cioè o dall'impossibile o dal mancamento di ragione o dal nocivo o
impossibile o dal mancamento di ragione o dal nocivo o dal contrario o da quello
mancamento di ragione o dal nocivo o dal contrario o da quello che trapassi il
con forza grande e che trombeggia, / dal dottissimo ippocrate vièn detto / tramontana del
inflessione dunque pare introdotta piuttosto a discemere dal retto l'obliquo; e dèe investigarsi
sì come quelle che mostra che cagliano dal predetto nominativo ower retto. f.
o retto o ritornante, cioè o dal grave all'acuto o dall'acuto al grave
': serie dei suoni e delle voci dal grave all'acuto. gianelli, ii-61
, ch'ancor dura / ne'stati retti dal figliuol di marte. b. segni
: io, provocato, / colpi vibrai dal mio voler non retti, / ma
mio voler non retti, / ma dal fiero destin che la mia spada / nel
scient. rectoabdominalis. è voce registr. dal d. e. i. rettoadduttòrio
da retto1, n. 25, e dal gr. jorjxvj 'ernia '.
, nel signif. n. 25, dal gr. xu da retto1, n. 25, e dal gr. xxóat; 'lavanda ; 'lavanda è registr. dal d. e. i. (che [ge] (vi) e dal gr. tt-r ^ u; 'fissazione , da colon (v.) e dal gr. < rxo7této 'guardo, . da retto1, n. 25 e dal gr. krfcic, 'fissazione -in partic.: emanato o inviato dal rettore (una circolare, una lettera il massimo organo amministrativo provinciale, costituito dal preside e da quattro a otto rettori, per ver son anco, / miz'àn dal lato manco. / crescendo onor rettori
quattro scaglioni bassi del teatro erano occupati dal cancelliere, dagl'intendenti dell'en- trate
scolastico vigente, è organo amministrativo eletto dal corpo dei professori universitari di ruolo e
, occupati ciascuno in qualche lavoretto assegnato dal rettore supremo. 10. chi
sentendo essi, che non erano governati dal loro consueto rettore, e che la
essa era intenta a scaldare i piccini e dal nido sporgevano le sole rettrici.