dotta, lat. scient. charadriidae, dal gr. xapdc- spiog 'pivière '
in una caraffa, per trarre auspici dal modo in cui la sostanza versata si
romanze sembrano derivare dall'italiana (fr. carafe, nel 1558;
bisogni altre pubbliche rendite sono assegnate provenienti dal caraggio, ossia capitazione sopra i sudditi
. fyaràg 4 tributo '; cfr. fr. cara [t] ch 4
foglie di bignonia chica. = dal portogh. carajurù, voce di origine tupi
alla forma del frutto); e nel fr. carambole (nel 1793)
). = voce registr. dal tommaseo: dal fr. caramboler
= voce registr. dal tommaseo: dal fr. caramboler (nel 1811
= voce registr. dal tommaseo: dal fr. caramboler (nel 1811)
già caramel, nel 1611), dal portogh. caramelo (sec. xvi)
'cannello di zucchero ', deriv. dal lat. calamcllus, dimin. di
'canna ': da cui anche il fr. caramel (nel 1680).
= provenz. calamel, caramella], dal lat. calamellus 4 cannuccia, flauto
tanti caramogi. = * deriv. dal persiano frarmùé 'grosso topo '; cfr
munizioni nelle armate. = dal venez. car amusai, deriv. dal
dal venez. car amusai, deriv. dal turco qàramusdl 'specie di bastimento';
= lat. scient. carangidae, dal nome del genere caranx (dallo spagn
= voce dotta, deriv. dal galibi (guaiana) korap.
dorsale delle tartarughe. = dal fr. carapace (nel 1688),
dorsale delle tartarughe. = dal fr. carapace (nel 1688), deriv
* fare rapprendere col freddo ': forse dal lat. volgare * carpiniare,
., secondo una recente congettura, dal lat. volgare * carpiniare * afferrare,
tre coppie di carapuzze moresche. = dal portogh. carapuga (anche carapugo),
'cappello', 'cappuccio'; cfr. fr. carapace (nel 1688) '
. = voce dotta, registrata dal tommaseo: deriv. dal gr.
dotta, registrata dal tommaseo: deriv. dal gr. xépa? xépaxoi; '
, caratate però tutte tali misure dal diametro e grossezza della palla, che 'l
che apporre. = deriv. dal lat. mediev. carratum (sec.
essere perfetto, e tanto essere dilunge dal suo sommo, quanto si diparte da
e di moneta), a sua volta dal gr. xepótiov * baccello del
e la stola. bruno, 3-139: dal canto de la terra forma otto semicircoli
i caratteri scompigliati e messi in confusione dal vento. milizia, ii-211: carattere è
, che mi pare dovrà essere gradita dal pubblico. baretti, 2-292: lascio
poesia cinese... i caratteri tracciati dal pennello sul foglio parevan capelli di donna
. stuparich, 5-481: l'ostessa uscì dal banco e s'awicinò al tavolo su
vecchio spiegò il giornale... dal mio posto distinguevo i caratteri cubitali di stampa
dinnanzi a me uno spirito eroico escito dal mio stesso ceppo e costituito da tutti
che vezzeggia cento galline ad un tempo, dal qual termine ne va pòco lungi l'
detto l'autorità che non poteva avere dal carattere della persona. borsieri, cono.
forza e dalla fortuna, ma prima dal carattere e dall'esempio.
: i caratteri delle persone si cavavano dal naturale, e non sulle copie fattene da
bel mondo? badate bene ad uscire dal vostro gabinetto e a dar di cozzo
giove diede principio al mondo degli uomini dal poner questi in conato, ch'è propio
propio della libertà della mente, siccome dal moto, il qual è propio de'corpi
consagrato il sabato avanti la santissima trinità dal vescovo di gaona col carattere di sacerdote
', 'carattere stilistico ', dal gr. y. ocpax'rfjp xapaxryjpo?
noie, cure, pensieri, aggravati dal caratterino un po'... emporté,
deriv. da carattere; voce registr. dal tommaseo. caratterista, sm.
protagonista), dando vita a personaggi dal carattere ben definito e tipizzato da ima