recidere * ricadere ', comp. dal pref. re- (con valore iter.
ant. ritornare col pensiero. fr. colonna, 2-306: extincto poscia e
lat. mediev. reciduare, deriv. dal class, recidtvus (v. recidivo1
che dormiva da quattro ore, balzò dal letto come., un sol uomo!
dotta, lat. recingere, comp. dal pref. re- (con valore iter
99: la cappella avea uno ricingimento dal fregio in su con uno frontone tucto
, officine spaventevoli. -bagnato dal mare da tutti i lati (una regione
recinto primario o primo, interno, dal secondo recinto, esterno).
, esterno). fr. martini, i-438: faccinsi..
bagnata per il terzo del suo recinto dal mare. vico, 4-i-939: ne restò
quella parete di muro che si spicca dal piano della terra fino a un'altezza
luna deve esser di mirare di sopra dal cielo de l'ovato verso il corno de
dimione suo amante, e s'inchini dal carro per baciarlo, e non si
dipinte o decorate; cornice ornamentale. fr. martini, i-355: li ornamenti non
un momento nel quale si trovava fuori dal recinto di siepi precauzionali nel quale si
riposo '. buzzi, i-iii: dal ricinto funèbre / del coacervo civico borghese
a raccomandarvi. martello, 6-i-165: dal nostro ricmto / non moverai più piede
campo o argomento di studio. fr. morelli, 78: non confinate la
. geogr. circo che delimita una caldera dal cui fondo si alza un cono vulcanico
stesso re orti e vigne dal bestiame. g. bassani, 3-91:
in distillazione, passate per lambicco, digerite dal bagno di maria e subblimate in recipe
bociare il recipe officiale nei dì segnati dal calendario. 5. formula,
venne per mare ad roma, onde dal papa e da'romani onorevolmente fu receputo.
, imparare. cesanano, 1-178: dal quale recepemo la doctrina dia- des e
dotta, lat. recipere, comp. dal pref. re-, con valore intens
. = voce dotta, deriv. dal lat. recipiendus, gerund. di
. iacopone, 85-17: non reman dal daiente, ma dal recipiente: /
85-17: non reman dal daiente, ma dal recipiente: / non è sufficiente a
non hanno figura se non accidentale data dal recipiente. bergamini, 343: è
cucina all'aia, giovannona e piangi accorsero dal portone di fuori e, come gente
: immaginiamoci che detta palla venisse rimossa dal perpendicolo per trenta o quaranta gradi del
: concezione filologica e linguistica, enunciata dal poeta cèco jan rollar nel 1837,
piccata la battaglia, non solamente si ritirassero dal combattimento, ma convertissero in reciprochi abbraccia
se medesimi. filicaia, 2-2-165: dal core agli occhi e poi dagli occhi al
'. 3. ispirato, dettato dal contraccambio o che lo prevede; che
bcd veniva ad uscirne fuori un poco dal beccuccio d. 9. arald.
e b per esempio, a fecondato dal polline di b e b fecondato dal polline
fecondato dal polline di b e b fecondato dal polline di a dànno entrambe ibridi:
braccia in croce, con li occhi consumati dal pianto, umilmente ci chieggiono mercé per
pareva gonfio, con due recise fatte dal troppo grasso intorno intorno come due collane.
, in partic. di pietra. fr. colonna, 2-27: io allora incontinente
recisione dalla vita. -l'appartarsi dal mondo, dalla vita di società.
qualche fiume. 2. staccato dal corpo, mozzato (la testa, un
suol di porporino smalto, / che dal vivo alabastro esce in canali, / spicca
. govoni, 225: sparati pendono dal soffitto / imbottiti di gialla stearina / dei
interi sgocciolando sangue / sul pavimento, dal collo reciso. -decapitato.
in terminali feste. 3. tagliato dal capo (la chioma, una ciocca di
eletta, non pendente, ma reciso dal capo, sta gran parte della sua gloria