, una successione di pensieri e ragionamenti dal punto in cui sono stati interrotti;
in pochi punti. = comp. dal pref. lat. r [é]
con riannodare o all'influenza del fr. renouer: cfr. tommaseo [s
l'acqua domattina. = comp. dal pref. lat. r [e]
, la var. rannùgolo è registr. dal penzig. ranòcchia (ant.
bigotta (ed è trad. del fr. grenouille de bénitier). caproni
prestare fede alle più palesi assurdità. fr. andreina 167: quando io vo pensando
-non si potè mai cavare la ranocchia dal pantano: è impossibile modificare abitudini o
.]: 'ranocchiai ': così dal rimanente dei toscani son chiamati per beffe
o botticine, di maniera che paiano piovute dal cielo. cavacchioli, 135: a
. 2. figur. persona dal corpo esile e minuto, spesso però
stare i ranocchi. = dal lat. ranunculus (divenuto * ranucùlus per
= voce sicil., forse deriv. dal fr. ant. renterie 'ren
voce sicil., forse deriv. dal fr. ant. renterie 'ren
solo all'auscultazione del torace, prodotto dal passaggio dell'aria in alveoli polmonari o
, 8-263: le lacrime furono interrotte dal singhiozzo violentissimo che s'associò presto a un
tedesco a voce alta e in cadenza dal caporale che li impartiva, li precedeva
. o derivata, secondo l'alessio, dal lat. ramìtes 'bronchi '(
vederla bastonare / dal prefato suo consorte / la lasciò l'
, che si forma sotto alla lingua dal condotto escretore della ghiandola sottomascellare, quando
ranunculaceae (jussieu), deriv. dal nome del genere ranuncùlus (v. ranuncolo
la var. ranunculacee e registr. dal d. e. i. (che
sono coltivate a scopo ornamentale. fr. colonna, 2-66: remirando alla pianirie
di maometto iv, a costantinopoli, dal qual paese poi sen diffusero tante belle
gialli e con la particolarità di produrre dal centro del primo fiore un altro fiore
dissimilazione regressiva da un * lanzagnolo, dal tose. dial. lansagne, tamagne '
dotta, lat. scient. ranzania, dal nome del naturalista bolognese c. ranzani
. belli, 7: nel partir dal servigio della serenissima infanta verso italia era
che si dice aver cavato tanto esorbitantemente dal proprio reggimento per ranzonare la propria libertà
ranzonò tosto con esso lui, concedutogli dal re. = deriv. dal fr
concedutogli dal re. = deriv. dal fr. rangonner (nel xiii sec.
dal re. = deriv. dal fr. rangonner (nel xiii sec.)
una galera così penosa. = dal fr. rangon (nel 1549; nella
galera così penosa. = dal fr. rangon (nel 1549; nella forma
xiii sec.), che è dal lat. redemptio -ònis; cfr. anche
e la forma sett. reenzon (attestata dal d. e. i. nel
della digestione e della nutrizione. = dal lat. rapa, propr. neutro plur
= voce piemont., probabilmente deriv. dal longob. rappe 'grappolo ':
suff.; è registr. anche dal penzig. rapacciòlo (rapaciòlo)
uomini, li corpi de'quali essendo dal mare gittati a terra, furono divorati da
, secondo la classificazione degli uccelli fatta dal cuvier: palmipedi, trampolieri, gallinacei,
non sia con purità e convenienza impartito dal clero, se il misuriamo dai deplorabili frutti
. ciro di pers, 73: tal dal tempo rapace onta ricevi: / così
tuo signor ben anco puote / scamparti appieno dal rapace dritto / che morte ha sopra
, iv-i-ioi: tutti quegli uomini, dal naso adunco e dagli occhi rapaci, si
sicuri a'signori per cagion delle forti chiusure dal divoramento e rapacità de'villani. buonaccorso
pomi che, per non esser ancora cotti dal sole si mostrano, ne la tenacità
borse il ritorno di (riolitti, dal quale si teme una accentuazione della rapacità
deriv. da rapa1; voce registr. dal d. e. i. (che
costruendo un eccessivo numero di edifici. dal nome della cittadina di rapallo, dove avvenne