suo asino. = comp. dal pref. lat. r [e]
4. locuz. da esser cantato dal ragghio dell''asino (con valore
tulisti ': stomacoso versaccio da esser cantato dal ragghio dell'asino. 5.
il nome dell'ignoto successore all'impero, dal signor tartarotti si credono dotti e scienziati
tartarotti si credono dotti e scienziati, e dal maffei si credono ignoranti ed illiterati.
lume, nelle caldaie dell'acque ripercosso dal sole overo dall'imagine della raggiante luna,
era impregnata dei- aroma acuto raggiante dal legno di ginepro in arsione.
4. raffigurato come un disco dal quale si dipartono brevi linee (rette
: quella viva luce che sì mea / dal suo lucente, che non si disuna
non impedisce il gelido raggiare / che feba dal suo ciel ci porge in atto.
chiome foltissime e brune, / medusa fatale dal fosco raggiar. pascoli, 58:
contrastando le molli ombre che s'allungavano dal fondo. -biancheggiare sfavillando (il
1 suoi neri occhi raggiavano come illuminati dal barbaglio del tesoro rivelato.
senso acuto di freddo che s'irraggiava dal cuore. montano, 1-214: giornate trionfali
dovrà raggiare. 7. trasparire dal volto, dagli occhi, dal corpo,
. trasparire dal volto, dagli occhi, dal corpo, dall'atteggiamento (uno stato
ottenuto. carducci, iii-4-75: a lui dal volto placida raggiava / la maschia possa
1-349: l'italia... raggerà dal campidoglio un novo splendore di civiltà umana
foco faria l'uom felice. = dal lat. radiare, denom. da radius
quella luce [il verbo], raggiata dal padre, raggiando si raccoglie siccome in
fascio di raggi luminosi che si dipartono dal capo e che nell'iconografia tradizionale,
avviluppata e nera / la selva esclude dal suo grembo il giorno, / è un
voce dotta, comp. da raggio1 e dal tema del lat. ferre 'portare
'portare, produrre ', forse calco dal gr. àxttvocpópo; (comp.
da àxtts -ivot; 'raggio 'e dal tema di < pép -in partic.: la luce emanata dal sole o da un altro astro. sono altro che uno lume che viene dal principio de la luce per l'aere infino quanto esso è per lo mezzo, dal principio al primo corpo dove si termina aspetto; / e 'l volto diiendea dal solar raggio / con ghirlanda di pino o
sane, lasciandosi penetrare dalla salsedine e dal raggio. 2. fis. radiazione
sa, in sette raggi, cominciando dal rosso fino al violetto: quest'è ciò
sparire / dovevi, e non morire. fr. corner, li-2-34: si può
sia uno dei primi raggi che deriva dal lume del conte duca. 12
per consolazione di paolo, gl'inviò dal cielo un raggio della sua luce che gli
. volentieri tenuta l'amicizia di coloro, dal cui virtuoso e dotto ragionamento potesse trar
di gioia raggio / più non tornò dal dì funesto in cui / tu fosti,
che, alzatasi di letto, sfavillava dal volto un profluvio di raggi di pellegrina
la quale abbia la sua circonferenza regolata dal suo centro overo asse, dal quale
regolata dal suo centro overo asse, dal quale ogni raggio o linea abbia la
le linee rette, che, partendosi dal centro, arrivano alla circonferenza, si
il raggio, cioè la distanza della circonferenza dal centro, si possa descrivere un cerchio
'...: quella linea che dal centro del fornello si suppone condotta sino
, aggiunse la voce militaresca. urtate dal piede di un bimbo che gioca, esplodono
: raggranellando elementi intorno al nucleo diretto dal colonnello di stato maggiore haug, che opera
quaranta raggi di zucchero rosso si spiccavano dal centro e correvano ad ugual distanza verso
imo petto de'cristiani. = dal lat. radìus, in origine 'bacchetta
un fiume '), deriv. dal lat. radius (v. raggio1)
gioire (v.); cfr. fr. réjouir. raggirila, v
alfieri, 12-184: raggiorna ornai. dal mio vicin deggyio / picchiare,
di stelle inghirlandata. = comp. dal pref. lat. r [e]