= voce di area centro-sett., dal longob. hraffòn (cfr. ted
o corruzioni dei vocaboli originari, acquistano dal tacito consenso del popolo non pregio intrinseco,
modo la storia. = comp. dal pref. lat. r [e]
assai più artificiato che l'esametro tramandato dal prisciano. cicognani, v-1-332: i drammi
laudandolo, gli raffermò la promessa. fr. anareini, 86: egli è purtroppo
eterna, di tutte le cose scaturite dal seno della immensa divinità, siccome appare
salvo che un corbo che, passando dal consiglio, fu chiamato a raffermare il suo
raffermo devotissimo. = comp. dal pref. lat. r [e \
mancavano di certezza infallibile finché non fossero dal pontefice raffermati? carducci, iii-22-189:
da cui fu egli grandemente carezzato e dal duca pierluigi e per avventura raffermato nella
i chiovi e le brocchette. = dal venez. raféto, deriv. da sgrafiàr
la visiera: non raffibbiò, perché fu dal cavallo portato oltre. buonarroti il giovane
della lettiga prostituta. = comp. dal pref. lat. r [é \
è provocato dalla variazione della pressione, dal richiamo di aria convergente al suolo per
effetto dell'ascendenza di aria instabile o dal trabocco di aria a valle di un
un batter d'occhio tutti i tedeschi dal belgio. 4. figur.
, dalla radice espressiva raff-, presente nel fr. rapale e, con alternanza vocalica
arraffare (v.), oppure forse dal ted. ant. rajfon 'afferrare '
per il n. 3, cfr. fr. rapale depeu e fanzini, iv-506
vento, ma di breve durata (forse dal germanico; cfr. ted. rappen
aiutatemi voi. = comp. dal pref. lat. r [e \
raffievolendo scemare. = comp. dal pref. lat. r [é \
... fu da napoli e dal regno cacciato, come le piacque, per
afflitto. = comp. dal pref. lat. r [e]
spirito non sensibile a'sensi, non raffigurabile dal pensiero, appena noto a se stesso
anche se appare vestita diversamente e mutata dal tempo trascorso o cerca di nascondersi e
che ancora aspettavano l'eroe nei luogo assegnatogli dal fato, raffiguravano, così, l'
di chi ebbe interesse a raffigurarla diversa dal vero. vittorini, 7-10: gli oggetti
favella... che ogni creatura dal principio si raffigura alla sua ischiatta.
alla sua ischiatta. = comp. dal pref. lat. r [e \
asso. = comp. dal pref. lat. r [e]
d'agente da raffilare-, voce registr. dal dizionario delle professioni. raffilatrice,
colori fame saggi innanzi che si levi dal fuoco, e poi lascia raffinare.
e raffina. -purificare, mondare dal peccato. a. cattaneo, i-422
, il61: vedi per quanti purgamenti dal principio fin qua è raffinato l'animo
quel fanciullo rimbaud, il quale, lungi dal raffinar la forma... sa
biltà raffini / nel vago lume che dal ciel ti fiocca. campanella, i-49:
incessantemente ci sprona. = comp. dal pref. lat. r [e]
laziale, bruno, complesso, prestante, dal viso mitologico e dalla psicologia primitiva,
l'aspetto di una raffinatezza classica tradotta dal cinema e dai giornali di mode.
nido di ogni raffinatezza, sarà flagellata dal ferro e dal fuoco dei rudi ma
raffinatezza, sarà flagellata dal ferro e dal fuoco dei rudi ma forti figli d'arminio
scienze fisiche in toscana, 14-2-1-223: dal pancreas passa il chilo raffinato al fegato:
duca lodovico sforza, che non già dal colore, ché anzi fu pallidastro, ma
39-v-246: non così il petrarca, raffinato dal giu- dicio di cicerone, che,
alle batterie de'demoni in un sterquilinio? fr. serafini, 402: o voi
verginale! -purificato, mondato dal peccato (un'anima). caro