, sm. raro. il corrodere, cor rosione. - anche al
e l'agio di attenderci. cor rompiménto, sm. il corrompere, il
[s. v.]: sostanze cor- rompitrici dell'aria. 2
, agg. che ha la proprietà di cor rodere, di consumare,
bianco e lucido, come propizia nieve, cor rosivo molto, e mortifero
granati son rossi e migliori, / in cor- rott'aire boni a'cittadini. boccaccio
iacofione, 41-54: e eo comenzo el cor rotto d'un acuto dolore
motto, / sì mi strugge lo cor doglia e pietanza / di quella donna piena
sf. disus. il corrugare, il cor rugarsi; contrazione della pelle
.., credo con molti barbarismi e cor- ruptela del proferire. sarpi, i-210
deo communicata, / de virgo nata senza cor- retura. 2.
la patria dalla correzione dei costumi e dalla cor- ruttura degli abusi. = voce
anni; / vestiransi sull'alba, e cor- cheransi / in sulla sera *.
parlare. chiabrera, 107: dal cor tragge nocchier sospiri amari, / quand'
, 3-84: quivi intanto arrivar sui lor cor- taldi / quei che lasciaro i can
. = deriv. da un verbo cor tare (da corto), non altrimenti
corso; / per che l'armato cor da nulla è morso. cino, ii-600
/ et io sento di lei tutto 'l cor pregno. ariosto, 218: non
, 218: non so come ogni cor non si spaventa, / come alcun dura
lo straziar fierezza, / se innamorato cor giunge a straziarsi / per sovrana
, v-96: mangiavano l'erbe e le cor- teccie degli arbori; e le radici
. corbolini,... lazzeri, cor- teccioni. * = acer
. tasso, 6-i-46: asconde un cor superbo ed empio / sotto cortese angelica
a voi venuto / ca 'l mio cor è feruto: deiatel medecare. dante,
un dì: « ciò che tuo cor diletta, / chiedelmi », bacco nella
/ bacco soggiunse; « or sia tuo cor contento ». lancellotti, xxiv-311:
debbi a quella, / che nel suo cor sentia mille quadrella. ariosto, 28-48
la mattina / ch'eran partiti sì alla cor tese, / gli
, a sembianza, / se da lo cor non vi venisse amanza. folgore da
fui: / e sdegnoso pudore il cor mi punse, / che all'alta cortesia
: ha... ima certa malizietta cor- tigianina di piagner sempre nella coda della
lo spingerà molto con prestezza, come il cor- tone, uccello di rapina ch'io
calzata, / merzé del copertoio c'ha cor to nese.
/ insin ch'ella a tancredi il cor non passi, / e 'l cadavero infame
'l ghigno, / semina in quel cor puro odi e sospetti. marino,
fa motto; / teme alla vita il cor nel tristo petto, / né delle
/ per cui simil desio nel mio cor posa. petrarca 366-123: che se
/ eh'amor co'suoi belli occhi al cor m'impresse. boccaccio, dee.
che mi dicesse queste parole: 'vide cor tuum \ idem, purg.,
/ però se in cosa umana il mio cor spera, / tu sola in terra
20 (74): amore e 'l cor gentil sono una cosa. arrighetto,
amor vuole imparar dottrina, / abbia il cor franco ad esser sofferente, / e
è amadore, / che 'n cor porti dolor senza paraggio. passavanti, 146
, bona coscienza, / non dal meo cor la tua verga cessando. iacopone,
vergine unica e sola, / e 'l cor or conscienzia or morte punge. boccaccio
ciascun vi s'accosta col tremito in cor. manzoni, 21: ed or di
bella, si favella / lo mio cor con mico. dante, conv.,
fiero; / ma tenne un tempo il cor maligno ascosto, / né si lasciò