: « bevande spiritose traevansi non solo dal maiz, dal manioco, dal banano,
spiritose traevansi non solo dal maiz, dal manioco, dal banano, dalla polpa d'
solo dal maiz, dal manioco, dal banano, dalla polpa d'alcune mimose
il maghey, varietà dell'agave, dal cui sugo fanno il 'pulque '.
troppo; il suo costume, caratterizzato dal camiciotto bianco stretto in vita sui larghi
li furasse. lastri, i-75: imparò dal sig. di réaumur a far nascere
a desinare, riscaldati dalla vivanda e dal vino, messer giovanni de'manfredi dimestico
, 8-39: gode lo smerlo che dal basso solo / l'allodola cantando al ciel
uno, alimento e vita ai pulcini. fr. serafini, 417: le rondinelle
due colombe correvano al nido 'portate dal volere 'a'loro pulcini. verga,
. = voce dotta, comp. dal lat. pulcher -chri (v. pulcro
), agg. letter. bello (dal punto di vista fisico, per indicare
ai cupidi / stupori della folla, / dal mondo incivilito / fosti segnata a dito
, ma tu col dolce morso / dal no costume usato l'hai rivolto.
(e * pullétru), deriv. dal class. pullus (v. pollo
candito, siccome ancora il sugo spremuto dal puleggio fresco. bergantini, 1-293:
pari quel puleggio / che sparge odore dal pesante tirso. trinci, 1-307:
alcuni pulegio salvatico. = dal lat. puleium (passato nel linguaggio scient
= adattamento dello spagn. pulgada che è dal lat. * pollicata [linea]
nairo, subito l'onora. = dal malabarico pulayan. pùlica e deriv
uomo e mezzo cane: cane era dal mezzo in giù, e dal mezzo
cane era dal mezzo in giù, e dal mezzo in su era uomo; e
, pastorale in ottave (due edizioni dal 1517 al '24), nella quale entra
a noia ai frati. = dal nome proprio pulicane, tratto dalla tradizione
[morbus] -pulicaris e pulicularis, dal class, -pulicaris, deriv. da pulex
la pulicaria impiastratavi sana lo tenasmone. fr. colonna, 3-303: quivi cum
': sorta d'erba medicinale, dal seme della quale si fa la mucillaggine,
tardo [herba] pulicaria, deriv. dal class, pulex -icis (v.
= voce dotta, comp. dal lat. pulex -icis (v. pulce
pulex -icis (v. pulce) e dal tema di caedère'uccidere ', sul
dotta, lat. scient. puliciaae, dal nome del genere pulex (v.
= voce dotta, deriv. dal lat. pulex -icis (v. pulce
venuto con pulichette per pianarle. = dal ven. pùliga e pùlega-, cfr.
lat. scient. puligenosis, comp. dal lat. pulex -icis (v.
pulex -icis (v. pulce) e dal tema del gr. yewaw 'genero '
'genero '; cfr. anche fr. puligénose. è registr. dal d
anche fr. puligénose. è registr. dal d. e. i.
legno, pulimentate a cera, rimbombavano dal mio passo. idem, 19-641:
di fiume, -sentenziò fello -pulimentate dal corso perenne dell'acqua di monte e
d'agente da pulimentare', voce registi-, dal di zionario delle professioni.
liberare il corpo o una parte di esso dal sudiciume (o, anche, da
3. nettare un oggetto dalla sporcizia, dal sudiciume, dalla ruggine, da incrostazioni
pulire come altrettanto facile ad essere intaccato dal sale e dagli acidi. alvaro, 20-61
non puliscono. -figur. purificare fantina dal peccato. v colonna, 2-112
: il pastore, introdotto a parlar dal poeta, si dèe supporre che parli
che 'l suo dire / co- nincia dal pulire. ariosto, 18-84: poteasi dar
senza fallo più persuaderà, piu otterrà. fr. morelli, 148: una sfilata
volte imitar la natura, la qual incomincia dal rozzo, per pulirlo poi. marchetti
né lisciate, / non vi levate dal volto la pelle. 9.