. che contiene canfano, che proviene dal canfano. -acido canfanico: anidride dell'
. = voce dotta, deriv. dal tedesco kampheròl, da kampher * canfora
tone del gruppo del cantano, fornito dal laurus camphora, o cinnamomum camphora (
artificiali. -canfora di borneo: ricavata dal fusto e dai rami del dryobalanops aromatica
tali conventi. montale, 75: dal verde immarcescibile della canfora / due note
= voce dotta intemaz., dal lat. mediev. camphora, deriv
. càmfora (sec. xiv), fr. ant. camphore (nel 1372)
, notevoli per le foglie biancastre, dal sapore amaro e dal forte odore canforato.
foglie biancastre, dal sapore amaro e dal forte odore canforato. ricettario
regno quella felicità che si sperò invano dal primo. foscolo, iv-440: pentimenti
che appaiono diversi secondo l'angolo dal quale sono osservati.
ad olio tu vuoi, pur che svarii dal campo. lorenzo de'medici,
pensier cangia proposta, / sì che dal cominciar tutto si tolle, / tal mi
rivolgersi intorno al proprio asse, fuggendo dal centro le parti dintorno all'equatore,
rosea seta. = ant. fr. changier, fr. moderno changer,
= ant. fr. changier, fr. moderno changer, dal lat.
. changier, fr. moderno changer, dal lat. tardo cambiare.
chiamate cangigli. = voce livornese, dal lat. conchylium, gr. xoyxùxtov
= dall'australiano kànguru * quadrupede cfr. fr. kangourou e kanguroo (nel 1771
spagn. caniqui (nel 1609), dal portogh. canequi (o canequim
= voce formata con cane su omicidio, dal lat. -cidium (deriv. da
è nella costellazione del cane maggiore; dal 24 luglio al 26 agosto);
, all'ombre degl'inchiostri chiari si premuniscono dal meriggio della concupiscenza canicola.
39: a chi inviarrò quel che dal sirio influsso celeste, in questi più cuocenti
accesa / ferza canicular son traversate / dal fulmineo ramarro. collodi, 681: la
mai mosso più in là di due metri dal suo canile. -canile municipale:
uva canina (sec. vi, calco dal greco); cfr. l'etimo
in tutte le cellule del corpo impoverite dal lungo malore. bocchelli, ii-257:
i-4: era la canna / dal turbine già franta, e sotto ai morsi
bene. de pisis, 206: vedo dal mio lettuccio / inquadrarsi nel vano /
1-54: riappare la corona del sambuco / dal fitto della siepe e agita la canna
se di nuovo l'avessi, fatta dal ceraiuolo. leonardo, 1-191: molte volte
dietro montecorno in mezzo ai nuvoli cacciati dal garbino improvviso. bocchelli, i-465: biagio
e vano, / che gli pendea dal setoloso collo, / si gonfiò,
scorrono. caro, 12-i-106: dentro dal muro descritto, più d'una canna
secondo cotal disiderio contentarlo, avendo già dal tanto piangere le conche degli occhi oggimai
nel tempo che la palla, cacciata dal fuoco, si movesse per la canna
prima nominò l'archibuso, si movesse dal vedere, che quella canna, quel ferro
a capo di un manipolo militare per liberar dal carcere il lanzichenecco. panzini, ii-721
passano in bicicletta / due villani / preceduti dal loro cane. / hanno il fucile
demonio tu? panzini, ii-133: dal candore della lana saltava fuori la canna
fa al balio; / ma quel che dal suo officio se 'nfegna, / la
narici. viani, 19-472: quelli dal capo abbozzito, incimurriti sparavano dalle canne
, vena. garzoni, 1-307: dal concavo suo ne nasce una cannella chiamata
vedere nel deserto? una canna agitata dal vento? s. bernardino da siena,
anima vuota, e il calore riverberato dal suolo e dalle pietre confortava le ossa
punzone, con quelle sue mani callose dal continovo martellare che averebbero schiacciate le noci
: non si deve giudicare ima persona dal solo aspetto. febusso e breusso,
. = lat. canna, dal gr. xdcvvtf. cfr., inoltre
dotta, lat. scient. cannabaceae, dal nome del genere cannabis. cannabano