(v. cancro1); cfr. fr. cancer (tropique du cancer)
= voce dotta, comp. dal lat. cancer -cri 'cancro 'e
. cancer -cri 'cancro 'e dal gr. -yevfo * che genera '.
. = voce dotta, comp. dal lat. cancer -cri 'cancro 'e
. cancer -cri 'cancro 'e dal gr. xóyot; 'discorso '.
dimezza. 2. figur. logorato dal tempo, dall'incuria (un edificio
logorazione. pavese, 8-135: liberarci dal falso vantaggio che la singolarità di essere noi
[i medici] hanno a uscire dal solito cerchio delle intermittenti, dei mali di
ne vuoi / altro? = dal lat. cancer -cri 'cancro '.
abbandonate. = voce dotta, dal lat. gangraena, deriv. dal gr
, dal lat. gangraena, deriv. dal gr. y ^ typaiva.
settica] fatto gangrenare le piaghe cagionate dal decubito. 2. corrompersi moralmente
la chiamiamo torrida la quale è confinata dal tropico del cancro e dal tropico del
è confinata dal tropico del cancro e dal tropico del capricorno. campanella, 1106
montale, io7: non te consunta / dal sole e radicata, e pure morbida
non mai un errore né una tristizie dal cuore dell'uomo. d'annunzio,
: nelle lunghe settimane di patimento, dal giorno in cui l'insonne cancro incominciò
voce dotta, comp. da cancro2 e dal sufi. gr. -osi8r) <;
genere di uccelli della famiglia ardeidi, dal becco a forma di cucchiaio (vivono
. = etimo incerto: forse dal lat. incantare. candefazióne,
dell'intensità luminosa. -candela nuova: dal 1933, il campione di intensità luminosa
, il campione di intensità luminosa derivato dal corpo nero alla temperatura di fusione del
mi partii ben tosto, cacciato più dal timore del cielo che del morbo. g
3. candeliere. = dal lat. candèlabrum, per cambio di suffisso
11-iii-1115: i candelieri furono usati ancora dal gran turco, ma in numero dupplicato
quando occorre. = ant. fr. chandelier, provenz. candelier, dal
fr. chandelier, provenz. candelier, dal lat. candèlabrum (cir. lat
il candelotto di sangue che gli scende dal naso sul labbro. 2.
uscire da quella nuvola candente, che dal spirto d'austro risospinta corre verso il
di alcun lor lavorio, che poi dal candidato... infra le più care
sua pura ed intera / giglio non tocco dal notturno gielo. nievo, 189:
che meglio spiccavano per la loro candidezza dal bruno colore delle braccia e del viso
e del collo già disfatte non meno dal sole, a'cui raggi senz'alcun riguardo
di te si rinnoveha: / (e dal tuo roseo pullula una steba / come
. slataper, 1-45: la luna emerge dal lontano cespugbo e si fa strada fra
perviene. montale, 81: scesi dal cielo di paimira / su palme nane
, x-21-130: il suo volto riscaldato dal cibo, aveva una freschezza rosea che il
mammiferi carnivori appartenente alla famiglia canidi, dal pelo folto variamente colorato, con pupilla
3-63: i grossi cani maremmani bianchi dal respiro forte, con la testa alta
propria dell'uomo. era un cane raccolto dal vagabondaggio, con due occhi umili e
dalli nodi de perturbati sensi, libero dal carnai carcere della materia. buonarroti
sopra ciò: e questo nome deriva dal dire, che noi siamo cani.
centesimo porco si sarebbe fatto portar via dal diàntine. beltramelli, i-149: -
sibbene e volentieri; / ma guardisi dal can, ch'egli è mordace. p
contrade come cani arrabiati, il tremar dal gelo, il morir per l'eccessivo
tra'covoni d'un pagliaio marimesso, destato dal rumore dei suoi passi sullo sterrato,
cataio era gran cane. = dal tartaro khan 'principe '.
donna fiorentina il fece murare. = dal pers. khan 'stazione \
= voce dotta, lat. canephóra, dal gr. xavncoóoo? * portatore di
poetiche. monti, 24-797: dal nitido canestro automedonte / pose il pan