più favorito dal sole, piglia cattività dal campo vicino. magazzini, 33: si
rannicchiata su una prodina. = dal lat. prora (v. prora)
sorta di fune. = dal lat. mediev. prodanus (nel 1227
, a venezia), deriv. dal gr. class, e biz. repórovot
class, e biz. repórovot;, dal tema di rcporeivco 'tendo in avanti
pascoli, 1380: nessun utile avrai dal rimpiangere il figlio tuo prode, /
, obbedendo all'intelletto, tragga fuori dal rozzo marmo la statua corrispondente all'idea
prode, agg. invar. deriv. dal class, prodest, 3a pers.
. = voce dotta, comp. dal lat. prò 'in vece di '
, il foglio petrarchesco. = dal lat. prodiens -eùntis (v. prodeunte
intrada è da levante; in fondi dal porto è una ixoleta a nome caxi
= voce dotta, comp. dal gr. 7tpó 'prima 'e da
cesariano, 1-88: per lo iemale tempo dal xisto al celo sereno gli atleti prodeunti
= voce dotta, comp. dal gr. npó 'prima 'e da
dotta, lat. eccles. prodiciani, dal nome del filosofo prodicus, gr.
, gr. ilpóòtxos; è registr. dal d. e. i. prodicióne
confermato, sebbene offerto dallo stratico, dal tommaseo, ecc. è supponibile però che
non facesse rifiuto prodigalissimo, per sottrarsi dal sommo di tutti i mali? =
d'annunzio, iv-1-37: fin dal principio egli fu prodigo di sé;
, 7-24: quelle belle faccie arse dal dormire sul duro, dalla prodigalità / spensierata
odierni scrittori. = deriv. dal lat. * prodigàlis, a sua volta
martello, 6-ii-702: la purpurea berretta dal cerchio d'or stellato, / ch'
una qualità personale che bisogna sia riconosciuta dal pubblico e non si deve prodigarla per
e. ragazzoni, 58: benvenuto dal tuo senegai, / fratei nero,
senegai, / fratei nero, e dal sahara; / dalla tua contrada avara /
denom. da prodigo-, cfr. anche fr. prodiguer (nel * 552)
da camera, delle sinfonie, prodigate dal pacini durante gli intermezzi della sua teatrale carriera
di un prodigio; prodigioso. fr. colonna, 3-376: dive e citereide
); portento (e si distingue dal miracolo, nel quale si intende presente
di prodigio che una femmina si dimetta dal trono e 'l ceda con franchezza,
celebrazione dei prodigi dell'occhio, fatta dal pittore von marées, ci riesce simpatica per
l'età (ed è calco del fr. enfant prodige; v. anche
mortali audaci che, senza lasciarsi abbagliar dal suo splendore, osarono volger contro di
iii-1-210: quell'acqua morta, trovata colà dal popolo, cavata che fu fuori ai
sf. farmac. sostanza antibiotica prodotta dal chromobacterium prodigiosum, appartenente al genere schizomiceti
. = voce dotta, deriv. dal lat. scient. [chromobacterium]
scient. [chromobacterium] prodigiosum, dal class, prodigidsus (v. prodigioso)
rossa delle ostie; è regista. dal d. e. i prodigiosità,
, la divinità, l'imperscrutabile, dal che derivava la non mai completa rimozione
, uno de'nostri, fatto volare dal castellano, sollevò così prodigiosa quantità di
per tutto questo tempo eglino ricevono mutrimento dal seno della madre... si racconta
all'interdizione, e il prodigo potranno dal tribunale essere dichiarati inabili e stare in
ritorniamo a lui [dio], dal quale, peccando, c'eravamo partiti.
. cavalli, lii-1-256: tutto procede dal prodigo vivere de'francesi, li quali,
]. d'annunzio, iv-1-37: fin dal principio egli fu prodigo di sé.
, n. 5; voce registr. dal d. e. i. prodire
comp. da prò 1 fuori 'e dal tema di dare (v. dare1)