mi vengono a pigliare. = dal lat. calcare, venuto a contatto con
. d'annunzio, ii-464: calpesta dal barbaro atroce, / o madre che dormi
ripetuto e continuato; il rumore prodotto dal battere e dallo strusciare dei piedi
ii-39: la polvere levata sui rami dal calpestio della strada, un lieve soffio
prato novello] e diligentemente si guardi dal calpitar de'piei delle bestie quando è
= voce semidotta, deriv. dal lat. tardo cauterire * bollare a
credenza. = voce semidotta, dal lat. cautèrìtus. calteritura,
144: non m'è rimaso dal cantar più gocciola: / l'amor
dissenterie cagionate da debolezza. = dal portogh. calumba, deriv. da columbo
di dio, gli stacco la testa dal busto. bacchelli, 2-153: ma tu
umana, che non della società, cessate dal calunniare il secolo vostro e dallo scagliarvi
, i-127: i suoi errori nascono dal concetto falso che avea degli uomini e delle
lei a simulare il furto dei denari dal cassettone del nonno, per calunniare e
dell'aere discendono alla terra, quasi cacciate dal detto calore. s. agostino
, all'affannosa ricerca dell'uccello scappato dal nido. = voce dotta,
di lampone. = deriv. dal fr. calville, da calleville città del
lampone. = deriv. dal fr. calville, da calleville città del dipartimento
meglio 'calvinisti '. = dal nome del fondatore del calvinismo.
per roma che io ho convertito uno dal calvinismo al puttanesmo, per non dir
e che non sai partirti di siena e dal suo seno, e che li paranti
imbevuto col latte del calvinismo e persuaso dal suo ministro della credibilità della sua religione
al metodismo. = deriv. dal nome del fondatore del calvinismo, giovanni
sconvolgere il sottil lavorio dei capelli fissati dal cerotto su la indissimulabile calvizie. pirandello,
accosto a noi sulla roccia calva, sbuca dal pietrame il binario smagliante della ferrovia.
v-44: il frate, com'io giudicai dal calvo della sua tonsura e da'pochi
o completamente la gamba (per proteggere dal freddo e dallo sfregamento contro la suola
diconsi quelle che son fatte col telaio dal calzettaio, e son cucite di dietro,
a ricami. giusti, 2-184: dal canto suo la tepida signora / quasi
senza pieghe e spaccato per mezzo, dal lato e di sotto, e poi imbottonato
sarto in far un saio / tor dal corpo, ch'ei veste, la misura
/ e la bruna / tonaca in veste dal candor di luna, / forse caduta
e selce. = deriv. dal lat. calceus * stivaletto, scarpa '
(il piede, la gamba), dal cappello (il capo), da
paese. nievo, 229: capperi! dal piccolo car- letto dello spiedo, vestito
ha una macchia bianca che si estende dal piede a metà zampa (un cavallo)
giorno innanzi aveva mandato una colonna condotta dal capitano zambelli. pirandello, 7-135:
, 6-224: si staccò, però, dal suo sguardo e girò gli occhi intorno
coscie. foscolo, xv-35: sino dal 18 frimale-scorso, giorno dell'arrivo de'
e calzatura. questo prestito, fatto dal soldato con approvazione superiore, dev'essere rimborsato
neol., comp. da calzatura e dal suff. lat. -ficium (da
neol., comp. da calza e dal sufi. lat. -ficium (da
, 4-167: faceva la prima tappa dal calzolaio, poi dal caffettiere, appena apriva
la prima tappa dal calzolaio, poi dal caffettiere, appena apriva, senza prendere
calzolaiuccio aveva mandatolo. = deriv. dal lat. calceol&rius, da calceolus, dimin
colore al cappello, col suo pugnale dal manico bello, nel taschino de'calzoni
uno sciallo tutto buchi e un calzone mangiato dal fango. vedi un vecchio cassettone a
= voce dotta, deriv. dal lat. chama (cheme), dal
dal lat. chama (cheme), dal gr. cama2,
3. passamontagna. = fr. ant. camail (sec. xiii
. camail (sec. xiii), dal provenz. ant. cap