= voce dotta, comp. dal lat. prae 'prima 'e da
calco sul lat. praestituére; cfr. fr. préétabilir (nel 1609).
mareggiare prestamente la sciolta barchetta scostava dal lido e in alto mare la portava.
segni, che quasi nulla erano intesi dal cuoglio, situò nella sommità della tela s
conchiuso il francese che fosse stato penetrato dal vossio che la mescolanza di tutti i
= voce dotta, comp. dal lat. prae 'prima 'e da
più lecito dubitare della principale cooperazione prestata dal governo cavouriano e dai suoi prestanome,
'dove stanno raccolte le tele salvate dal vecchio museo e dalle chiese di messina
nome (v.), per calco dal fr. prète-nom. prestansa
v.), per calco dal fr. prète-nom. prestansa, v
: giovannangiolo, comecché sovvenuto a spilluzzico dal fratello, diede opera agli studi della
sia, fra i molti e prestantissimi usati dal poeta, il più concettoso e di
povertà nelle penurie de'tempi sia solamente dal publico sovenuta. gualdo priorato, 7-34
volendo essere il dì a firenze, presi dal lavoratore in prestanza due mantellacci vecchi di
a prestanza questo vocabolo 'parlasia 'dal greco nato? annotazioni sopra il decameron,
prestanza, come un vestito da maschera dal rigattiere. stampa periodica milanese, i-460
= voce dotta, comp. dal lat. prae 'prima 'e da
= voce dotta, comp. dal lat. prae 'prima 'e da
applicato; l'educazione che gh è prestata dal prencipe di salms è sufficiente. alfieri
quelle difficoltà... mi ritraevano dal prestar assenso alle opinioni di quell'autore.
, valoroso cavaliere, avete i cieli dal vostro lato, e la fortuna vi presta
punti nostri fanno conoscer l'intero parlar dal rotto, la piena sentenza dalla diminuta
, 170: venne intimato a quella gioventù dal generai miollis ai prestare il giuramento di
indiretti. marinetti, 200: guardatevi dal prestare alla materia i sentimenti umani,
miei occhi, sebbene un poco fortificati dal moto, non sono ancora guariti dalla flussione
la 'precaria 'fosse la carta data dal postulatore del fondo, che restava presso
lat. mediev. prestaria, deverb. dal class. praestàre (v. prestare1
precaria: la var. è attestata dal d. e. i.
, ad instanza della sposa, non so dal compare o da altri. manzoni,
in questa ricuperazione di piacenza, prestato dal cardinale al duca, mi truovo ne'maggiori
vario, dicendo alcuni che il consenso prestato dal papa fu nullo, come fatto per
. = voce dotta, comp. dal lat. prae 'prima 'e da
v.); voce registr. dal d. e. i. prestazionale
delle decime del- l'ulive, pretese dal medesimo. beccaria, ii-296: il reale
... ordinò ad azanza di esigere dal consiglio di castiglia la prestazione del giuramento
= voce dotta, comp. dal lat. prae 'prima 'e da
voce dotta, lat. prester -iris, dal gr. 7ipiq lat. scient. praesternum, comp. dal class. prae 'davanti 'e v. sterno); è registr. dal d. e. i. quell'utile che per esperienza si prova dal benefizio del tempo. genovesi, 1-ii-205: 1-148: già il rispirar, che dal corso e maggiore, / soffia nel crin dalla natura dei panni inglesi, metà dal mio strisciarmi tutta quanta la giornata sopra
la versione latina per lunedì, fornita dal compagno. = deriv. da
dei francobolli. = voce dotta, fr. prestidigitateur, comp. dal lat.
dotta, fr. prestidigitateur, comp. dal lat. praesto (v.
brillante prestidigitazione. = voce dotta, fr. prestidigitation (v. prestidigitatore).
dei demoni] il rivoltare l'uomo dal pensiero della vera divinità con le prestigie di
pretesto di giustizia. roberti, xiii-95: dal ciurmadore vengono prestigiati gli occhi degli attoniti
galileo, 3-4-215: più se lo prometteva dal potere accortamente prestigiare con equivochi tra le
con equivochi tra le persone semplici che dal saldamente conchiudere tra i più intelligenti. martello