: qualche minutissimo calcu- letto, che dal rene fosse calato nella vescica. fagiuoli,
sembravano stelle filanti che ci calassero incontro dal cielo. palazzeschi, 1-186: egli
rote, e da lunge si pone / dal suo maestro, disdegnoso e fello.
ragliando; dei piccioni calarono a stormi dal tetto; un cane da pecoraio, feroce
orde barbariche che penetrino in un paese dal nord o vi dilaghino discendendo dalle montagne
collegato alla russia, ella voglia calare dal montenegro ed invadere cattaro. carducci,
: di'come sovra le congiunte ville / dal superato cimino a gran passi / calò
concetto). tesauro, xxiv-77: dal girare attorno alla macina transporta il pensiero
al calar del monte fòr vedute / dal re gradasso, e da'soi cognosciute.
, 1-109: la strada, che corre dal pian d'erba a canzo, seconda
12. sopraggiungere lentamente, diffondersi dal cielo su un luogo; addensarsi (
, e l'ore ancelle / sciolgono dal timon bianco di spuma / i fumanti cavalli
giorno, che affannoso cala, / dal risécco pantan la rana ascosa. ojetti
slataper, 1-103: la neve intenerita dal sole cala sotto il tuo piede.
* allentare, lasciar cadere ', dal gr. x « xàco 'allento'.
. dell'italia settentr., deriv. dal lat. catasta: cfr. catasta
il che avvenne loro nella calata giù dal monte. marino, i-193: costoro hanno
italia è in venti libri e si stende dal 1494 al 1534. comincia con la
= voce scient., deriv. dal gr. xaxaihq -tfioq, dimin.
= voce dotta, lat. calanthus, dal gr. xààaoo? 'canestro '.
carletti, 87: rimanevano combattuti e dal mare e dal vento terribilmente, e
: rimanevano combattuti e dal mare e dal vento terribilmente, e in pericolo di
2. disceso (dall'alto, dal cielo, dai monti, da regioni
. = voce dotta, deriv. dal lat. calator -óris, da calare
palpiti, come lunghe reti brune rapite dal vento, si dileguano tra la calaverna
qualche scrittore li chiamò calazi o calaze dal lat. chalazae, e dal gr.
calaze dal lat. chalazae, e dal gr. xdcxa ^ oc, che vorrebbe
senza resta. = deriv. dal lat. calvitia 4 calvizie ': per
assalire e'cristiani, e cacciandogli di là dal fiume e crude- lemente combattendogli con loro
ch'a più di sei levò il capo dal collo. lorenzo de'medici, 188
la principessa anche questo dono aveva ereditato dal grande zio, di parlare schietto e a
una confidenza, sembra d'essere stati toccati dal raggio d'una rivelazione. 3
popolo; compongono l'opinione completa, dal colore più saliente alla gradazione più sfumata.
ii-20: a modo che giacobbe usciva dal seno di rebecca, tenendo agguantato pel
, / nulla rispose a quel duca dal pardo. / volta il destriero e
al cataletto, e lavavano il pavimento dal gran piangere, come se il morto fosse
iv-2-680: l'albero scricchiolava tutto vivo dal calcagnolo al pomo. = deriv.
parimente nel piede b c, annoverando dal b verso il c, segna palmi undici
comp. dall'imp. di calcare1 e dal plur. di lettera (v.)
= voce dotta, deriv. dal lat. calcanèum 4 calcagno '.
voce dotta, lat. tardo chalcanthum, dal gr. x<£axavoov 4 vetriolo '(
che le turbolenze di quel mare procedevano dal voler egli traboccar sopra i lidi:
forza sopra un articolo contrastato più tenacemente dal pregiudizio. pananti, i-288: devotamente
sotto il sole. è nato sollevandosi dal mare. il suo magnifico calcare bianco-grigiastro è
della notte milanese gli si era, fin dal primo attimo dell'incontro, squarciato
un bianco calcare. = deriv. dal lat. calx calcis 1 calce '(
. = voce dotta, deriv. dal lat. calcar -àris 'sperone '
tempo per l'estrazione dello zolfo dal minerale. = dimin. di
in sicilia per l'estrazione dello zolfo dal minerale, che, raccolto in grandi mucchi
dotta, comp. da calcare2 e dal gr. oupov 'urina '.