. tesser anco agli osti venale; dal ghirlandar le salsicce e i lomboli,
seceme ormoni che subentrano a quelli prodotti dal corpo luteo gravidico. -placenta acereta:
al feto e due arterie lo riportano dal feto alla placenta. lucini, 3-227:
12-8: ad essi era stato ordinato dal re di chinarsi ad esaminare il bambino
costituendo un rifugio, una protezione intimistica dal mondo esterno. arbasino, 19-193:
nel contesto di un altrove metropolitano remoto dal 'qui'provinciale, lasciandosi drammaticamente indietro la
figur.), propr. 'focaccia', dal gr. 7rxaxo0vra, accus. di
'piano, lastra'); cfr. fr. (nel 1654) e ingl.
zool. euteri. = cfr. fr. e ingl. (nel 1843)
= deriv. da placenta-, cfr. fr. e ingl. (nel 1760)
voce dotta, comp. da placenta e dal tema dei comp. del lat.
voce dotta, comp. da placenta e dal suff. lat. -fórmis (da
voce dotta, comp. da placenta e dal tema del lat. frangere 'rompere'.
voce dotta, comp. da placenta e dal tema del gr. ^ ayeiv 'mangiare'
voce dotta, comp. da placenta e dal tema del gr. ypó® (o
voce dotta, comp. da placenta e dal gr. rca-soi; 'malattia'.
, ma però si fece prova di rimoverli dal proposito colla placidezza delle persuasioni. zorzi
v. placido); cfr. fr. placidité (nel 1444).
suono, / placido nume or tu dal ciel discendi. caro, 1-252: fu
ad or ad or più lenti, / dal magnanimo cor deposta l'ira, /
: perché il bue placido, / dal buon bifolco / cinto le coma /
con dolcissimo / insensibil pendio, / dal bel rapirmi sento / che natura vi diè
placide e molli immagini del passato a rifugio dal turbinoso e duro e arido presente.
porge un piacevole temperamento a chi arde dal troppo calore? patrizi, 3-289:
eteree / soavemente spiri. -non mosso dal vento. carducci, iii-2-9: tra
il lume / che cinzia versa placido dal carro / di madreperla, ma di
] l'ulteriore estensione della cultura laica dal corso placido delle cose, dagli atti che
m. a. solochov, pubblicato dal 1928 al 1940, in cui è rappresentata
la vita della popolazione contadina negli anni dal 1912 al 1922. 20.
8-71: lo scettro ha nella destra e dal sembiante, / che tende, più
che al placido, al severo, / dal guardo qua e là torvo vagante,
(v. piacere1); cfr. fr. placide (nel 1495).
, autorizzare. arlia, 417: dal 'placet', che anticamente la suprema autorità
da fuggirsi. = voce dotta dal lat. placet (v. placet)
voce dotta, lat. piacìtis -idis, dal gr. 7: xaxr: i$
siena e a genova, a partire dal sec. xii, i consoli della giustizia
comprarono. -per estens. tributo riscosso dal signore feudale per l'amministrazione della giustizia
lat. scient. piacodermeae, comp. dal gr. 7txà$ 7txaxó$ 'lastra, placca'
lat. scient. placodèrmi, comp. dal gr. 7ixa$ 7ixaxó <; 'lastra
e séppia 'pelle'; è registr. dal d. e. i.
lat. scient. placodium, deriv. dal gr. 7cxaxo>sr] i; (
scient. placodus -odontis, comp. dal gr. tixàj; 7txaxó$ 'lastra, placca'
dotta, lat. scient. placodontia, dal nome del genere placodus -ontis (v
v. placodo); è registr. dal d. e. i. placòfori
lat. scient. placophora, comp. dal gr. 7ixa ^ 7rxaxó <;
^ 7rxaxó <; 'lastra, placca'e dal tema di (pipo) 'trasporto'.
. = voce dotta, comp. dal gr. uxà$ 7ixaxó <; 'lastra,
lat. scient. piacoides, deriv. dal gr. 7tx࣠7ixaxó <; 'lastra
-ocisrfi 'simile a'; è registr. dal d. e. i.
lat. scient. placala, deriv. dal gr. nxà!; 7rxaxó <