nella città o distretto di firenze; e dal detto piuvica mento a sei
, il dì secondo / i viniziani dal lor lato ordinare / ciò ch'avieno a
e averne per ciò bisogno di molti: dal quale ebbe origine la piva o cornamusa
i-123: una sottile pivella quattordicenne, dal pellùcido viso. ojetti, xciii-24: se
metallo (detto anche strega) usato dal burattinaio per rendere stridula la propria voce
questi [il vescovo] poiché venir dal messaggiero / con quella secchia udì l'
nel 1316, a parma) e il fr. pluvier (e piovier, plouvier,
chiamala come vuoi. = dal romagn. puvraról; cfr. pevere.
di classe girevole. = dal fr. pivot 'perno', di origine incerta
di classe girevole. = dal fr. pivot 'perno', di origine incerta;
sedie, carrelli). = dal fr. pivotant, part. pres.
, carrelli). = dal fr. pivotant, part. pres. di
porco morto n'i'mmare. = dal fr. pivoter, denom. da pivot
morto n'i'mmare. = dal fr. pivoter, denom. da pivot (
intorno a delfi, pronunciava oracoli invasata dal nume. landino [plinio
= voce dotta, lat. pythia, dal gr. ilu-sia, femm. sostanti
dotta, lat. scient. pythiaceae, dal nome del genere -pythium, che è
nome del genere -pythium, che è dal gr. xu$co 'faccio imputridire'. piziàmbico
= voce dotta, comp. dal gr. ilu ^ toi; (v
certi / di quei ch'è fama che dal sacro lauro / di febo e delle
, sminteo. vico, 4-i-960: dal pitone ucciso il verso eroico restò detto 'verso
= voce dotta, lat. pythius, dal gr. iiu#io <;, deriv.
, benché candidata dalla furfanteria che, dal lezzo elevata, divenuta schiuma, galleggi e
vien quest'uccello detto a roma pizzarda dal pizzo che tanto vale quanto dir becco.
protettive e alla mano, che vanno dal braccio offerto alla vecchia dama per traversar
tavola coltivata nel piacentino. = dal piacentino pizarèl 'pene dei bambini'; voce regista
pizarèl 'pene dei bambini'; voce regista dal d. e. i. (che
v.); voce registr. dal d. e. i. pizzicàgnolo
piena di sugo, con tanto pecorino dal sapore pizzicante. -forte, aspro (
). dalla croce, iii-57: dal che dipendono varie infermità, cioè il
, usato dai carpentieri navali per cavare dal bordo della nave una palla rovente penetratavi
. di pizzicare-, è registr. dal d. e. i. (che
vide beatrice che toglieva i teneri baccelli dal grazioso cestino, li scalfiva per aprirli e
ditine pizzicava le fave tenerelle e le staccava dal loro letto di velluto bianco. alvaro
giochi di carte, prenderne una o più dal mazzo. - anche assol.
bianchi e neri, destinato a ripararmi dal fresco, quando pizzicasse un tantino. zena
bocchelli, 1-iii-242: grosse gocciole, strapazzate dal vento furioso, schioccavano e pizzicavano in
facevano mille atti strani, sì fieramente dal succhio erano pezzicati. f. f
rimessa umiltà che non si senta pizzicare dal dolce desiderio della gloria. f. f
-con riferimento alla tentazione diabolica. fr. serafini, 49: gli si accostò
mentre tutti convengono in questa affermazione rampollata dal caffè e dalle ciabatte dell'overbeck,
di cavalli, con relativi olezzi sollevantisi dal suolo, era tutt'altro che un convegno
a qualcuno: non riuscire a trattenersi dal parlare, dall'esprimere un proprio giudizio
contemplativa sorprendevano me quand'ero più lontano dal fantasticare sulla bellezza, allora ch'ero più
glutei ridondanti: era venuta in cucina direttamente dal letto: ancora assonnata, non se
sicurezza, infestato da'mori, pizzicato dal presidio della goletta con frequenti scaramuccie,
(s. v.]: 'pizzicato dal vaiuolo': dice meno di butterato.
6-191: compra una piccia di pani dal fornaio, chiese nella pizzicheria quattro palanche
(si pescano a turno le carte dal mazzo mostrandole all'avversario). panzini