della vite; germoglio. = dal lat. catùlus 'cucciolo 'e per
: / fatevi onor. ¦ ¦ dal lat. catùlus 'cucciolo, cagnolino '
una persona (anche semplicemente per scovarla dal luogo ove si cela).
potendosi in mare ad assai maggior lontananza dal consueto scoprire legni e vele dell'inimico
36-19: si campò sopra un legnetto dal seguitarlo che fecero que'ladroni fino alla
, e per la sola vaghezza di distinguersi dal comune, è una affettazione puerile,
buona caccia, liberai 11 cane dal guinzaglio incitandolo a seguirmi nel campo.
o riprensoni che non possono nuocere], dal verbo latino latrare, che è proprio
v.); voce registr. dal tommaseo. cacciagióne, sf. gli
dell'acqua cadente, che la caccia dal suo sito, e trovando la vicin'acqua
v.); voce registr. dal tommaseo. caccianaso, sm.
, nella parte anteriore: per rimuovere dal binario sassi e altri eventuali ostacoli.
quando per la sua superbia lucifero fu dal cielo cacciato, e precipitati insieme nel
nell'uso, sia cacciato come spurio dal ruolo delle parole? alfieri, i-19:
cacciarla via, ella non capiva in sé dal contento. svevo, 2-474: chissà
: un giovane... invasato dal demonio incominciò a gridare e dire:
, tirare fuori; cavare un oggetto dal luogo ove si trova riposto; estrarre
, quanti e quali son spirti che dal profondo di proprii petti le caccian fuori
mangiare o ber quello infelice / venia cacciato dal bisogno grande, / tosto apparia l'
ne'fianchi caccia; / e finalmente dal re caradoro / a lanci e salti si
3 (45): s'alzò dal suo seggiolone, e cacciò le mani in
in quel caos di carte, rimescolandole dal sotto in su, come se met
era al suo posto, la lampada dal paralume rosa era accesa, la camicia di
come forma frequentativa, di formazione popolare, dal part. captus). cacciareattóre
cacciata e s'era perciò invitati in villa dal priore. 2. espulsione,
; or vedi, o sire! / dal pian cui parte l'eri- dàno e
ferro, che si adopera per far uscire dal loro incastro, per mezzo del
tra noi altri italiani. = dal fr. cachou (nel 1680),
noi altri italiani. = dal fr. cachou (nel 1680), dal
fr. cachou (nel 1680), dal portogh. cacho (1516) e
e dei figli. = dal turco kafukli * minutaglia '.
noi altri italiani. = dal portogh. cachundé (e cachondé),
credere magari intento a cavarsi qualche caccolétta dal naso; quand'uno è assorto e
che si può facilmente arrotolare. = dal giapp. kakemone, da kakem 'appendere
se non fosse, che udendo chiedere licenza dal confessore rivestito col suo allievo e la
di colorito nelle parti carnose, particolarmente dal pallore della faccia, dalla perdita delle
voce dotta, lat. tardo cachexia, dal gr. xaxe£ta 'cattiva costituzione fisica
, lat. tardo cachètìcus, deriv. dal gr. xax£x ~ txó <;
, all'americana. = cfr. fr. kaki (1858), dall'ingl
indostano khaki 1 colore della polvere ', dal pers. khàk 1 terra, polvere
indigena di san domingo; anche fr. cacique (1515); per la
, / femmina e maschio, che dal primo bacio / stanno tra loro come pane
e una pignettaccia d'uva. = dal lat. càseus. caciocavallo, sm
. = voce dotta, deriv. dal gr. xaxoxeps7) <;, comp
= voce dotta, lat. cacochymia, dal gr. xaxoxupda 4 cattivo stato degli
. = voce dotta, comp. dal gr. xaxóg 4 cattivo, maligno '
= voce scient., deriv. dal gr. xaxc » >87j <; 4
che suonano sgradevoli all'orecchio e nascono dal cumulo delle vocali o delle consonanti,
della gola. = voce dotta, dal gr. xaxocpcovfa (comp. da xaxó