dante, 62-14: però se leggier cor così vi volve, / priego che con
lat. * adcordàre per concordare (da cor cordis 1 cuore '); nel
quando si perse il legame del verbo con cor cordis. accordata) sf. accordo
, / e quella che guardando il cor mi strugge. idem, 119-79: allorquando
a tutti voi / io leggo in cor; ma il mio v'è chiuso.
accorta / dell'aspra pena che lo mi'cor porta. m. villani,
cantari, 308: amor, che 'l cor gentil libero piglia, / accozza insieme
latino: excusatiopreme il guerrier forte / nel cor profondo i gemiti e gli non petita
1-3: e tu m'insegna del tuo cor piagato / a dir le pene dolcemente
maligno mai, / la mente e il cor meco in perpetua lite. manzoni,
, i tristi e cari / moti del cor la rimembranza acerba. idem, iii-106
delle strida, delle voci concitate, un cor rere all'impazzata, donna agrippina che
7-14: quel saggio parlar ch'ai cor le scende, / de'sensi in parte
/ t'acqueta ornai [stanco mio cor]. dispera / l'ultima volta.
et udir cose, onde 'l cor fede acquista / che di gioia e di
acre ed acerbo, / gran fuoco al cor del saracino attizza. parini, 389
odio e del dolor l'esperimento / il cor gli ottuse e il senso gli acuì
de'sospir mie'piena, / rendigli al cor mio lasso, e rasserena / tua
bella rosa, / già che serbo nel cor l'acuta spina, / io volentier
sciacqui / e spiri ogni sospir ch'ai cor s'aduna. palladio volgar.,
iv-22 (5-30): amor in gentil cor prende rivera /... /
petrarca, 23-25: e dintorno al mio cor pensier gelati / fatto avean quasi adamantino
vi-7: di valli adamantini / cigne i cor la virtude: / ma tu [
monti, 11-112: ivi ognuno in suo cor fremea di sdegno / contro l'alto
/ più valoroso, e che nel cor più addentro / i dispregi sentisse e
17-39: sempre stringe / all'uomo il cor dogliosamente, ancora / ch'estranio sia
che di forme e di suoni il cor s'appaga; / o primavera de
esponi. a soddisfarlo il grato / cor mi sospinge, se pur farlo io possa
, 2-36: lo bel viso - lo cor m'adivise. = comp. di
(95): e m'adolza lo cor sovente audire / la fermeza e l'
mesto / seco nel chiuso del gran cor dicea: / « misero, che farò
: lasso! ogni loco lieto al cor m'adduce / mille amari sospir, duri
'n amar lei m'adduco / del cor tutto e de l'alma, / perch'
/ lagrime e pie adempi 'l meo cor lasso. ottimo, ii-380: chi
: e già considero / che 'l cor s'adempia di pensier più lepidi.
di ventosità, e talora d'umori che cor- reno adesi. = dal
, bona coscienza, / non dal meo cor la tua verga cessando, / ferendo
giacomino pugliese, ii-130: lo cor m'incende di grande adiranza.
petrarca, 124-7: amor mi strugge 'l cor; fortuna il priva / d'ogni
l sa, che * 1 mio cor vede. / ecci ben chi d'altra
gioia mi dona / che lo me'cor s'adona / a le'sempre
piagimento con fina leanza / lo mio cor s'umelia / e servo là 'v'è
/ con quel fero desio ch'ai cor s'accese, / mirando gli atti per
inver la luna; / questi ne'cor mortali è permotore; / questi la
, 4-51: non si rallegra il cor quando a tenzone / scendono i venti
guittone, i-28: sì m'ha lo cor adusato a la sovraricca sua gioia.
.. / tempera taire e li cor rinfresca. idem, 84: la sommitade
, / ove amor co'begli occhi il cor m'aperse. arrighetto, ii-1-80:
divino spavento / gli affannava il fatidico cor. d'annunzio, iv-2-114: colpi