picchiettio sui vetri dato tre quattro volte dal funambolo... la finestra si era
polvere delle artiglierie ponevano e chiudevano, dal picchio d'un martello saltò una favilla
ii-344: quanti sul cavo risonante bronzo / dal pesante martel colpi si dànno, /
: il grande silenzio non era rotto che dal filo di quella voce e dai picchi
porta udii picchi sì forti / che avrian dal sonno risvegliati i morti. manzoni,
, / e con la destra sua, dal tergo all'anca, / l'innocente
il signor boswell non aveva potuto frenarsi dal manifestare la propria approvazione con la solita
16-334: al ritorno mi cadde giù dal legno cecchino e batté tal picchio che stette
da tutte le altezze, a cominciar dal piano terra a quella d'un secondo piano
acer, di picchio2', voce registr. dal d. e. i. (che
, 6-191: compra una piccia di pani dal fornaio, chiese nella pizzicheria quattro palanche
la piccinina pluvia pruina / si forma dal vapor che congelato / ne l'aere è
/ che tu non conoscessi il mal dal bene, / ma per le ghiottomie
agg. bot. che si origina dal picciolo di una foglia (un viticcio)
picciolare.... se ha origine dal picciolo della foglia. tramater [s
o picciolézza si diminuisce o s'accresce dal giudicio de'riguardanti tanto che si riduca
politica picciolézza di questa... esentasselo dal servirla. b. croce,
, debolmente, uno sforzo per uscire dal mio picciolo me, e per chiedermi
legno / non pò molto lontan esser dal fine. crescenzi volgar., 4-14:
nome era bice, comeché egli sempre dal suo primitivo, cioè beatrice, la
formata dalla moglie, dalla madre e dal maggiordomo di questa. tortora, ii-172:
. m. dandolo, lii-9-353: è dal monte sansovino, picciol luogo in toscana
molto ben formata che veniva lentamente scendendo dal cielo. -che diffonde poca luce
poi contratto, né già ho saputo liberarmene dal giorno che lessi e da che vedo
non è picciola cosa quella che è data dal sommo iddio. -in partic.
, debolmente, uno sforzo per uscire dal mio picciolo me e per chiedermi come
fortuna non è differente il più grande dal più picciolo; anzi là tutti sono
che li capitani procurino d'avere sempre dal priore di san gilio un frate ch'amonisca
erma, / tra faggi ed elei onde dal sol si scherma, / cantando sgorga
la var. pizzolo è registr. dal d. e. i. (che
, 505: solo, ai piedini provati dal rovo / porti la pelle de'tuoi
uno o più fasci conduttori che provengono dal fusto e continuano nelle nervature; ha
vedrai pur germinare / senza ordine verun dal fianco stesso / d'ajtri fusti i
come un granello di uva quando è dal suo picciuolo spiccato. soderini, i-462:
gambe. allegri, 79: nessun dal proprio sito si rimuove, / se
vaso a piccioncino: quello foggiato operando dal basso verso l'alto, con rotoli di
collo ragliando; dei piccioni calarono a stormi dal tetto. giornale agrario toscano, iii-363
il passaggio di -ipjo a -iccio) o fr. (cfr. pigeon, nel
deriv. da picciotto1: è registr. dal d. e. i. picciòtto1
mille di garibaldi per liberare la sicilia dal dominio borbonico e, dopo aver contribuito
paese; e il bellone, acceso dal ricordo dei giovanili entusiasmi e un po'
dei giovanili entusiasmi e un po'anche dal vino, gli s'era senz'altro accostato
soma e da lavoro. = dal sicil. e calabr. picciòttit, forma
, 11-37: il falco cala a picco dal suo gradino in vetta a una roccia
, una certa letizia / che mi toglie dal petto ogni tristizia. -tirare
v. picca1); cfr. anche fr. pie (nel 1350) e
il n. 6 e la locuz. fr. à pie (nel 1611),
masch. di picca1-, cfr. anche fr. pie (nel 1155),
= adattamento del turco pik, dal gr. 7trjxu <; 'braccio,
'braccio, cubito', passato anche al fr. { pie) e ingl. {