sieno state cangiate in pane buffetto, e dal dire che questi versi sien belli.
a un buffo d'aria che veniva dal mare. montale, 1-74: chinavo tra
uomo grassottello, dalla buffa giacca verde e dal passo balzellante, venirmi incontro nel refettorio
fuori, che par un cagnazzo morto dal caldo e dalla sete. chiabrera,
, xxiv-145: aristotele distinse il buffone dal faceto, perché questi per dilettar se
essendo a tanti altri stati eretti palchi dal boia, ed essendo stati vergognosamente cacciati
mi andavano a poco a poco scacciando dal capo quel poco di tristo toscano ch'
. arte del buffone, spettacolo dato dal buffone. giovanni dalle celle, 4-1-24
seria che le altre non poterono trattenersi dal ridere. pirandello, iv-27: hai
. gufo. = voce toscana, dal lat. volgar. bufo -ónis, per
che fioriscono. = » deriv. dal lat. bufò -ónis 'gufo, rospo
bovi. = voce dotta, dal gr. t<4 poucpóvia, deriv. da
veri rospi. = voce dotta, dal lat. scient. bufò -ónis 4 rospo
. = voce dotta, comp. dal lat. bufò -ónis 4 rospo 'e
dotta, lat. scient. buphtalmum, dal gr. poòcp- &ocxp. óc
si bùggera in questa casa? = dal lat. tardo bulgari, bugari o bugeri
); ma si pensi al fr. bouge (sec. xii) '
* sacco di cuoio, valigetta ', dal lat. mediev. bulga (
potere vedere la bugia per potere guardarsi dal suo tradimento. d. bartoli, 40-ii-80
6-331: rientrò nella camera per prendere dal tavolino da notte la bugia con la
candela di sego. = deriv. dal fr. bougie (nell'anno 1300)
di sego. = deriv. dal fr. bougie (nell'anno 1300),
a quelle imagini che non son ritratte dal naturale, ma da un'altra pittura.
dico bugie. = deriv. dal provenz. ant. bauzar (sec.
a far la sentinella a un bugigattolo, dal quale ha sentore che un momento o
= voce di origine dialettale; dal genovese bogio o veneziano bugiòl, di
delicatissimo moscadello. = deriv. dal fr. bouillon * brodo '.
moscadello. = deriv. dal fr. bouillon * brodo '. buglióne2
. = voce dotta, deriv. dal gr. poóyxcooooi; (comp.
nei nostri dialetti settentrionali; cfr. fr. ant. buigne (sec. xiv
ben tre bugne. = deriv. dal lat. tardo bunia, di origine sconosciuta
e di susino, e l'ape uscìa dal bugno / ronzando, e il grano
più non mi chiude il verziere / dal dì che nel suo rugginoso / cannello mellificò
le loro composizioni (con metafora suggerita dal nome stesso dell'accademia). buonarroti
. dati, 3-61: e fattoli cenno dal- l'arciconsolo che più non leggesse della
: i due guerrier, poi che dal vago obbietto / rivolser gli occhi, entràr
. foscolo, 1-392: d'epiro / dal continente opposto ardere i fuochi / mira
volgar. burius, forse prestito popolare dal gr. tcùpio? * rosso * (
, allor che al sole / escon dal buio. alfieri, i-22: questa [
, 10-489: ed a quel fine / dal campo te ne vai verso le navi
rancide né tarlate, che non son cavate dal profondo buio dell'antichità, che non
dotta, comp. bulbo e -forme (dal lat. -formis, da forma '
= voce scient., deriv. dal lat. bulblne (gr. poxptvi)
scolpito, con la nalista, capeggiato dal generale boulanger, che stella che
lei occupato; il = deriv. dal fr. boulangisme (dal nome del generale
occupato; il = deriv. dal fr. boulangisme (dal nome del generale
= deriv. dal fr. boulangisme (dal nome del generale quale è quasi
un organo) simile = deriv. dal fr. boulangiste (sec. xix)
organo) simile = deriv. dal fr. boulangiste (sec. xix);