pentaeritrite, per aplologia; voce registr. dal pentstèmone (penstèmone, pentastèmone,
1748), comp. dal gr. 7révxe 'cinque'e arfjfjiov 'stame';
penstèmone e pestèmon sono registr. dal d. e. i.
= voce dotta, lat. paenula, dal gr. qcavòxyfe, di origine preindeuropea
carteggio fra due persone, lettera ricevuta dal destinatario prima dell'ultima. della casa
14-152: o sia la mia ritiratezza dal mondo, o sia veramente la penuria,
insino ad ora hanno portata e verranno dal popolo stesso come benemeriti riguardati i
il rame penuriava per una scarsezza indicata dal commercio. guerrazzi, i-58: quanto allo
, e perché far getto dei milioni divorati dal contrabbando? guerrazzi, 1-591: il
insigne città per il molto popolo. fr. morelli, 368: se ogni creatura
lat. mediev. penuriosus, deriv. dal class, penuria (v.
cale. = adattamento del fr. ant. pendiller (nel 1265)
: ella parlava muovendo l'orrida bocca dal labbro inferiore penzolante. -disarticolato (
, 1-207: ciò che pensola giù dal giogo [della vite] si riempie di
penzolava sul petto. pascoli, 105: dal selvaggio rosaio scheletrito / penzola un nido
, con la sigaretta che gli penzolava dal labbro. -con riferimento ai capelli
aveva assunto quell'espressione tipica che deriva dal lasciar penzolare la mascella e il labbro
); nessuna data gli penzolava più dal cervello, a cominciare da quella della
quattro penzole.. che pende dal capestro (un impiccato).
alberi maggiori, dai tangoni, o dal bordo, terminati al capo inferiore con
un grosso paranco destinato a sollevare pesi dal boccaporto. 'penzoli del timone '
convenienza di manovra. = deriv. dal lat. pendere (v. pendere)
* pendiòlus (ritenuta però morfologicamente impossibile dal d. e. i., che
, l'uno spennacchiato e mezzo roso dal tempo, l'altro ancor saldo e
abbatuffolato e gli occhi gonfi e rossi dal sonno interrotto, sedè sul letto con le
: cadde rovescio col capo penzoloni fuori dal letto, livido, convulso. de marchi
. = voce venez., dal lat. tardo peducùlus 'pidocchio '.
= deriv. da peone2) cfr. fr. péonage (nel 1868).
voce dotta, lat. paeon -ònis, dal gr. toxuóv e raciàv propr.
montale, 18-35: vermut d'onore offerto dal comune. stravinskij è giunto all'imbarcadero
= voce dotta, lat. paeònes, dal gr. ilcdovec;. peònia (
passato nel linguaggio scient.), dal gr. tcoticovioc, propr. femm.
voce dotta, lat. tardo paeonicus, dal gr. 7ratomxó <;, deriv
. delle antocianidine; voce registr. dal d. e. i. peonina
= voce dotta, lat. paeonius, dal gr. nauóvux;, deriv.
. dei chetoni; voce registr. dal d. e. i. peòta1
rovesciarli nel mare aperto, di là dal lido. govoni, 6-137: una peota
qual vogavano verso venezia. = dal venez. peota, a sua volta dalla
, con passaggio semantico analogo a barcaruolo dal signif. di 'chi governa una
la voce si è diffusa anche nel fr. (péotte e piote, nel 1694
. = voce dotta, comp. dal gr. rréo ^ 'pene ',
. = voce dotta, comp. dal gr. 7réo£ 'pene 'e xo ^
. n. 3 è registr. dal d. e. i. pèpansi
'una pianta recataci nel secolo xvii dal perù nel paese chiamato molle. i
'pepe della giamaica ', e dal redi 'pepe di ciappa secondo '.
quando le mani sono libere e sciolte dal freddo. -farla di pepe: commettere
divisi in mezzo alla testa, coperti dal fazzoletto verdastro che un tempo era stato
. = lat. piper -èris, dal gr. 7ré7tepi, di origine orientale.
del legno santo. = deriv. dal lat. piper -èris (v. pepe
di pepe. = deriv. dal lat. piper -èris (v. pepe