= voce dotta, lat. pentelicus, dal gr. ilevtexixóc;, deriv.
lat. tardo penthemimères [caesura], dal gr. 7revi>7) fxifxepyj <;
= voce dotta, registr. dal d. e. i., deriv
. e. i., deriv. dal gr. rcévte 'cinque '
, lat. tardo pentèris e pentères, dal gr. ttcvt7) p7£ [vav
comp. da 7révxe 'cinque 'e dal tema di èpéaato 'remo, vogo
pentechiatu, maceratese pindikkjatu), deriv. dal tema del lat. fingere 'dipingere '
tanti mai di calde febbre, / dal giorno in qua, ch'el primo
= voce di area laziale, dal lat. mediev. pentoma (nel
, di origine prelatina; è registr. dal d. e. i. (
detesta zione del peccato o dal timore delle pene ch'esso comporta
riositade, travaglio, perturbazione, che esceno dal campo de l'irritamento, instigazione,
iii-276: 'pentimento'è qualche cangiamento fatto dal pittore in un quadro del tutto colorito.
. = voce dotta, comp. dal gr. ttévxe 'cinque 'e (
voce d'area calabr. e pugliese, dal gr. ravràveupov, comp. da
veupov 'nervo '; è registr. dal d. e. i.
= voce dotta, deriv. dal gr. 7révire 'cinque ', col
invariato che servano tutte le cose sue dal giorno che gli piacque di farle.
colpa di adamo... mandò dal cielo [il diluvio] a sommergere irreparabilmente
madonna? leopardi, iii-198: liberato dal timore di recarle una nuova molestia.
giova. = voce semidotta (diffusa dal linguaggio eccles.), lat.
assai, / ché gli ven- gon dal cuor pentitamente, / me gli ha [
processo, caratterizzato da un massiccio pentitismo, dal crescente fenomeno della dissociazione passiva..
essere umiliata e pentuta e ritratta dal male. 5. locuz.
. = voce dotta, comp. dal gr. 7révte 'cinque 'e da
= voce dotta, comp. dal gr. 7révxe 'cinque'e da [
lat. scient. pentodon, comp. dal gr. tcévxe * cinque 'e
interno della quale circola il vapore prodotto dal riscaldamento di acqua (e consente di
della pentola ': suol dirsi dal popolo per l'ora del desinare.
a romperla, si benda costui, e dal punto in cui è situata la pentola
più negli assalti, gettandola gli assediati dal riparo sopra gli assaltanti. dicesi anche
con essere virtuosi furon cagione di scacciare dal senato x senatori viziosi. sassetti, 7-253
: carica le braccia di cose comperate dal pentolaio una ragazza giù in istrada.
schegge del pentolame andato distrutto sul posto, dal tempo dei perseidi e dei pelopidi.
limite di sopportazione, non poterne più dal desiderio. moravia, 21-363: mica
e fanciulli che passano con gran facilità dal riso al pianto e viceversa.
n. 8 (registr. dal d. e. i.),
glio di nuvole scure che salivano senza tregua dal pentolone della marina. 4
= voce còrsa, deriv. dal lat. pendere (v. pendere)
lat. scient. penthorum, comp. dal gr. 7révte 'cinque 'e
gr. 7révte 'cinque 'e dal lat. thorus, per torus 'letto
= voce dotta, lat. pentoróbon, dal gr. trevxópopov (e 7revtópopo <
deriv. da pentoso; è registr. dal d. e. i.
voce dotta, comp. da pentoso e dal gr. tiuyjx'sangue '.
= voce dotta (registr. dal d. e. i.),
e. i.), deriv. dal gr. 7révxe 'cinque ',
. = voce dotta, comp. dal gr. trévxe 'cinque 'e da
. = voce dotta (registr. dal d. e. i.),
), comp. da pentoso e dal gr. oùpov 'urina '; cfr.
. oùpov 'urina '; cfr. anche fr. pentosurie. péntra, sf