da penna (v. penna1) e dal tema di terre 'produrre '.
voce dotta, comp. da penna1 e dal lat. -formis, deriv. da
penna (v. penna1) e dal tema di gerére 'portare pennine,
lat. scient. penninervia, comp. dal class, penna (v. penna1
. di penna1', è registr. dal d. e. i.
tribù delle panicee, che contiene specie dal calamo semplice o ramoso, a foglie
lat. scient. pennisetum, comp. dal class. penna (v. penna1
v. penidio), che è dal persiano pànìolh, ar. fsniol, da
fànidau 'raffinare lo zucchero '; cfr. fr. pènide (nel sec. xvi
= comp. da penna1 e dal tema di vendere (v.),
), comp. da penna1 e dal tema del lat. voràre 'mangiare.
dimin. di pennone; cfr. anche fr. ant. penoncel (nel sec
podestà avesse uno pennone e una targa dal popolo di firenze. ser giovanni,
ai pennoni delle vele spingendoli quasi fuori dal bordo. -con riferimento all'
spero che presto il signor venizelos penzolerà dal pennone di una nave da guerra. montale
, / un bel pendant di perle dal pennone, / come il par d'orecchini
, per la forma; cfr. anche fr. per{n \ on (nel 1138
deriv. da pennone-, cfr. anche fr. ant. penonier (fine del
cui 'l villan duro in- vole / dal nido i figli non pennuti ancora. imperiali
, l'uno spennacchiato e mezzo roso dal tempo, l'altro ancor saldo e pennuto
il pensiero di dio che fuor traluce / dal cenno sol de le serene ciglia.
lat. scient. penumbra, comp. dal class. paene 'quasi 'e umbra
(v. ombra); cfr. fr. pénombre (nel 1651).
prima di giungervi, cadde due volte dal suo mulo (sì era disagiato il
in sé a poco a poco partire dal penoso cuore la lor vita, tanto d'
: l'amore espresso nell'iddilio recitato dal conte carlo antonio è amore di giovinetto
del n. 2, cfr. fr. ant. la penose semaine.
, che può essere indagato e ordinato dal pensiero filosofico; che può essere sottoposto
potrebbe tagliare col solo spignere qualunque cosa dal difuori solamente o in qualunque altra non
o condizione di ciò che è pensabile dal pensiero increato di dio (in contrapposizione
in contrapposizione a ciò che è pensabile dal pensiero creato dell'uomo: pensabilità soggettiva
do- lomieu, che le pomici provengano dal granito. miccolini, 1-liv: egli
nel proposito di non partire quella notte dal convento del carmine. g. b.
: sempre sto in pensamento / quando dal giardin miarto. chiaro davanzali, liv-2
nessuno affetto o gioia novella la distrae dal pensamento del bene perduto.
: cfr. provenz. pensamen e fr. ant. pensement (nel 1260)
: ho scritto un altro articolo richiestomi dal 'giornale del popolo 'per indicare quello
sonar bene. guicciardini, 2-2-60: dal non pensare alle cose e non ne tenere
nelle cristiane. il pensare che saranno dal mondo beffate come divote e di nessun
bella e lucente, avegna che avesse dal cominciamento paura, m'asicurai tostamente,
. -chi meno si pensa: dal quale non ci si sarebbe mai aspettati
quella stessa si verifica in modo diverso dal previsto); avere una particolare impressione.
si pensa. maggi, 48: dal terrore orrendo, / che sì forte
pensare a niente: essere completamente sollevato dal doversi procurare i mezzi di sussistenza.
uom giusto pensa / per trovar mezzi onde dal mal ri- trarla. ghislanzoni, 16-193
con una voce sviata e resa tremante dal pianto, « che ho fatto tanto per
sospira '. 'penso e ripenso e dal pensare impazzo, più che ripenso e