. = voce dotta, deriv. dal lat. paeninsùla (v. penisola)
voce dotta, comp. da pene e dal gr. axlcu; 'fessura '.
della lunghezza e circondata su tre lati dal mare o da una distesa di acque
come penin- sula, verso mezzodì dal mar tirreno e dal mar siciliano
sula, verso mezzodì dal mar tirreno e dal mar siciliano e dal mar detto
tirreno e dal mar siciliano e dal mar detto adriano da la parte di levante
due vastissime penisole di qua e di là dal gange... servivano d'antidoto
chilometro. d'annunzio, iv-2-1028: dal vertice della rupe statuaria sino alla punta
. foscolo, xii-615: i veneziani dal secolo duodecimo sino alla fine del decimoquinto si
del tuo peccato e grande, viene dal grande amore che porti a dio che tu
questo, come che un rivo che dal medesimo fonte scaturisse, il terzo ordine
penitente letto / alternando un respir grave dal petto. massaia, x-134: vestì
nella piana della madonna della concordia accompagnato dal magistrato, parimente coronato di spine,
magistrato, parimente coronato di spine, dal clero secolare e regolare e dalle confraternità
affilata, scolpita rigidamente dalla penitenza e dal digiuno, ingiallita dal lume della lampada
dalla penitenza e dal digiuno, ingiallita dal lume della lampada, posava su la
chiesa di santa maria maddalena (e dal 1561 potè entrare a far parte della
e accettazione volontaria delle opere satisfattone imposte dal confessore; nella prassi corrente ne e
necessario di tutti gli altri a salvarsi. fr. orazio della penna, lxii-2-111-99:
amministra tale sacramento (ed è costituito dal confessore o, per casi particolari,
confessore o, per casi particolari, dal penitenziere di una chiesa cattedrale o dalla
dall'autorità ecclesiastica e in partic. dal confessore (e fino al sec.
ceva e digna: la quale penitencia dal confessore proprio a si la fa?
il primo convento. ungaretti, xi-33: dal castello diroccato della tebaide, dove fa
penitenziale: riconoscimento dei propri peccati espresso dal sacerdote e dai fedeli all'inizio della
: il detto teofilo, essendo penitenziato dal vescovo della sua colpa, fece poi durissima
lat. mediev. paenitentiarius, deriv. dal class, paenitentia (v. penitenza
del brasile, ricoverandovisi sì i penitenziati dal santo oficio come ogni altra sorta di
vescovo perché venissero assolti; a partire dal sec. xii, confessore di una chiesa
d'andare a roma et ine confessarsi dal penitenziere del papa. masuccio, 105
penitenziere maggiore 'dicesi quel cardinale destinato dal papa ad assolvere i peccati riservati alla
invece tutte le cose inutili così lucide dal ponte: / campana che mesce mezzogiorno
: / campana che mesce mezzogiorno sporgendosi dal campanile / scola l'acqua dalla pala il
che a tanta pace / levar mi possan dal mondo bugiardo. cariteo, 204
e appuntita, e successivamente, a partire dal xix secolo, da una cannuccia di
andare alla scuola del disegno di penna dal signor remigio cantagallina. -errore,
non aveva più di undici anni. fr. sassetti, 34: gli fece dono
: i quali artifici prendon tanto vigore dal sapergli ben porgere, con quelle forme
'l dosso. tasso, 8-5-232: fuor dal sommo de tacque inalza e sparge [
né mai mosse 'l piede per uscir dal grembo d'adria. romei, 80
dapprincipio un po'tremula muovere le penne dal fondo di una delle strade laterali anche
: traile avarizie ingiuste che sono detestate dal nostro ecclesiastico con formole pesantissime e che
1-2: la penna in mano / mosso dal mio fatale influxo ho preso. muzio
, 25 (433): poco distante dal quel paesetto, villeggiava una coppia d'
bella pennacchiera di rami che, spuntando dal terreno, badano a ire in su per
femm. di pennacchior; voce registr. dal d. e. i.
s. caterina da siena, 358: dal mezo di questa chioma [della palma
, ovvero si staccavano, portati via dal vento, pennacchioli argentei e leggieri.