all'avversario per impegnarsi al combattimento. dal pozzo [rezasco], 1-2: vedremo
uscir sentenza d'i- gnominiosa morte? fr. gualterotti, 7: o bella,
amori, qualora tali figure uscir doveano dal suo pennello. c. i. frugoni
, tu mi trasporti in un lampo dal mare al cielo. c. bini,
tre anni una volta, n'esce [dal lago] una pegola nera, appiccante
da i candelieri di altari, irruginiti dal tempo e tempestati da la cera. c
, la procella è orribile: / dal canto mio non ho più stoppa e
; il n. 9 è calco dal ted. pech. pegolato,
. = voce dotta, comp. dal gr. 7ri) y /) '
lat. scient. pegomyia, comp. dal gr. nrffr] * fonte '
uta 'mosca '; è registr. dal d. e. i. (che
del catrame liquido del pino. = dal nome della regione di provenienza, pegù,
deriv. da pegù: cfr. anche fr. pégouan. pèhlevi (pèhlewi,
, ch'è a dire frammenti tolti dal naufragio della letteratura persiana nell'epoca de'
o forme sono grafiche fr. e ingl. { pehlvi).
. = voce dotta, comp. dal gr. raiva 'fame 'e da
= voce dotta, deriv. dal lat. peior -òris (v. peggiore
dotta, lat. scient. peireskia, dal nome dell'e rudito provenzale
; la var. pereschia è registr. dal d. e. i.
mani di bartolomeo del rosso, pelacane. fr. martini, i-365: apresso i
: educa i cigni, e quei dal pelaghetto / grati accorron. gioberti,
dotta, lat. scient. pelagii, dal class, pelagius (v.
dicellate, branchidee e tentacolari, così denominate dal ritrovarsi in alto mare. lessona,
dotta, lat. scient. pelagia, dal class, pelagius (v.
. = voce dotta, deriv. dal lat. pelagius (v. pelagio1)
. ec- cles. dottrina ereticale promossa dal monaco bretone pelagio (354-427 ca.
, tipicamente rappresentati, secondo lui, dal pelagianismo e dal calvinismo. -il
, secondo lui, dal pelagianismo e dal calvinismo. -il movimento ereticale che
deriv. da pelagiano; cfr. anche fr. pelagianisme (nel 1600).
(forse deriv. per grecizza- zione dal celtico morgan * uomo del mare) del
convenzionalmente delimitata, in senso orizzontale, dal margine esterno della * zona litorale '
e, nel senso della profondità, dal livello massimo di ca. 1000 metri
= voce dotta, lat. pelagxcus, dal gr. 7rexaytxó <;, deriv.
dotta, lat. scient. pelagiidae, dal nome del genere pelagia (v.
xvii secolo. = deriv. dal nome della chiesa milanese di s. pela
il culto; voce registr. dal d. e. i. (che
= voce dotta, lat. pelagius, dal gr. trexàyio <;, deriv.
quei che con lena affannata / uscito fuor dal pelago a la riva / si volge
da salò, a mezzogiorno di là dal capo corso; pe'veneziani, di
del fiume. benivieni, xxx-10-103: dal vago fiume al bel fonte discende /
nel pelago da lui cavato di qua dal tevere. targionx pozzetti, 11-1-281: frequenti
. marchetti, 5-200: ciò che dal mare e dalle cose / terrestri esala
, 23-i-24: il pico s'è partito dal mondo appunto nell'età sua più fiorita
mai, se non per morte, dal pelago di tante miserie. bar etti,
unità nella quale sola la perfezione consiste. fr. morelli, 517: che cosa
, 1-iii-267: usciti col divino aiuto dal largo pelago delle lunghe e malagevoli contemplazioni
mor del padre lo ritraeva... dal pelago della poesia omerica alla riva della
= voce dotta, lat. pelàgus, dal gr. tréxayo ^, di origine
oloturia); è re- gistr. dal d. e. i.
dotta, lat. scient. pelagothuridae, dal nome del genere pelagothuria (v.