questa vita si è del tutto spartito dal conoscimento di quella eternale. cicerchia,
delle piante si pascono del carbonio preparato dal respiro degli animali. de sanctis, ii-n-134
con qualcuno: frequentarlo abitualmente. fr. morelli, 3: io non mi
. il nome di uno degli accademici riportato dal napol. f. sguittendio in
e ora è titolo di cortesia, concesso dal re. -in espressioni comparative,
? bey? che siete? = dal turco pashà (pa§a, in grafia mod
mod.), forse deriv. dal persiano pàdishà'h 'sovrano ', incr
di broglio. = deriv. dal turco pashalik (v. pascialico).
e quello della grecia. = dal turco pashalik (in grafia mod. pa§alik
del trabante scende le scale, va dal bottegaio. = comp. dall'imp
ordinato il matrimonio, distinse il libero dal servo, divise le facoltadi, le
un corrispettivo annuale o periodico che prescinde dal quantitativo di erbe prodotto ed in concreto
di gelso, mandan fuori / seta dal ventre. molza, 1-302: mandar
i-395: quando la vite è pasciuta e dal bue massimamente o dalla capra che han
acerbo che del maturo, non debilitata dal coito, non pasuta, non arida.
: è verissimo che le promesse alimentate dal desiderio e pasciute dalla speranza si mostrano
vicine che non pare che siano lontane dal nostro cuore se non un periodo.
: da cui fu egli grandemente carezzato e dal duca pierluigi, e per avventura raffermato
scuola letteraria o da un autore. fr. serafini, proem.: or qui
i-252: o morta giovane modista, / dal cimitero penduto fra i paschi.
, iii-424: la mandra di dio disviata dal suo pasco, per lo malo esemplo
qua e là vacche pascolanti, bambini arsi dal sole e donne coi piedi scalzati.
letteratura in lingua. -descritto dal pascoli nella sua opera. moretti,
viene falciata ma è direttamente pascolata dal bestiame (e sono per lo più
pascolo sulla folla. = deriv. dal lat. pascuum (v. pasco)
siete di ver loquace molto. = dal fr. ant. e provenz. pascor
di ver loquace molto. = dal fr. ant. e provenz. pascor '
'di primavera '), deriv. dal lat. tardo pascha (v.
!... ». = dal nome gr. della mitica sposa di minosse
che contra li passo. = dal fr. ant. pasmer (nel sec
contra li passo. = dal fr. ant. pasmer (nel sec.
. cicerchia, xliii-332: poco stante dal pasmo si leva / maria gridando: or
il poverel trabocca. = dal fr. ant. pasme, forma dissimilata
poverel trabocca. = dal fr. ant. pasme, forma dissimilata di
tutta stesa e pasa. = dal lat. pc ^ ri ^ sus,
dotta, lat. scient. paspalum, dal gr. nb. , dicendo quando la pasca si celebrava dal signore co'suoi discepoli. g. b cristo e la conseguente redenzione dell'uomo dal peccato; viene celebrata la domenica che / quei quarantasei dì che son compresi / dal giorno de la cener fino a pasca di quarti. baruffaldi, iii-19: passar dal natal a la pasca, / senza
e che duro per sei giorni (dal 17 al 23 aprile del 1797),
lat. tardo ed eccles. pascha, dal gr. 7ràaxa, adattamento dell'ebr
pasquale: quella che anticamente veniva inviata dal patriarca di alessandria agli altri patriarchi metropolitani
festività. d'annunzio, iv-1-420: dal muro stesso della casa, ammantato di
1-131: il pranzo fu comandato alla svelta dal signor costante che se ne intendeva:
o belle mai. = dal nome proprio pasquèlla, deriv. da pasqua
: quel giorno sentii alcune voci scendere dal camino di casa mia e vidi infatti che
. di pasqua] è registr. dal d. e. i.
voce di area tose., deriv. dal lat. pascùum (v. pasco
ed arguzie. = voce dotta, dal titolo lat. pasquillus exul 'pasquino