battipalo; il palo a rotazione differisce dal precedente nel modo di scavo del foro
... ma a pochi metri dal palo è stato raggiunto e superato da hetre
. palo 'albero ', deriv. dal lat. palus (v.
ciatura. = dal fr. palombe (cfr. paroma)
ciatura. = dal fr. palombe (cfr. paroma).
de lo palombaio. ibidem, 1-1-80: dal palombaro ad gui per acconciare la cola
, v-122: come un palombaro che risalisse dal fondo del mare. 2.
e rifatto su palombor; secondo altri, dal lat. tardo palumbarius 'sparviero dei
l'accezione n. 4 è registr. dal d. e. i.
più o meno apprezzate, olio estratto dal fegato, pelle utilizzabile come zigrino o
un palo, a terra. = dal catal. palomera, da paloma (v
e palamara); voce registr. dal guglielmotti. palóne1, sm. palo
di legno, con velocità che dipende dal dislivello. genovesi, 261: io
. paluòrcio, calabr. palòrciu), dal gr. biz. toxpóxxiov, dimin
). = voce campana, dal lat. pelorida, accus. di pelòris
, accus. di pelòris -idis, dal gr. raxcopti; (v. peloride
v. peloride); cfr. anche fr. palourde. palore,
ed usano il palossetto ritorto. = dal serbo-croato palos, deriv. dall'ungherese pallosa
chiamato paloto. = adattamento del fr. paulette, deriv. da paulet,
: un'improvvisa buffata di fiori arsi dal sole, esotici e palpabili. -sostant
: sono troppo palpabili gli utili che dal castigo d'un solo malfattore riceve tutto
ragione, disse allora la marchesa, assegnata dal neutono di quegli anelli, mi par
lat. scient. palpaculum, deriv. dal class, palpàre (v. palpare
la gamurra dalla gonnella, il grosso dal fiorino, il ranno dall'acqua. luca
leggiermente premendo, e dimandolli / se dal toccar di lui sentia dolore. gavazzi
si conosce e vede, / che dal barbero censo liberasti / la patria tua,
dotta, lat. scient. palpatores, dal class, pal pator -òris
-in partic.: operazione eseguita dal medico a scopo diagnostico, che consiste
; addormentarsi. monti, 24-814: dal dì che sotto la tua man possente /
: noemi non batté palpebra, e il dal poggio, preso il cappello, senza
ha aspetto, fisionomia, espressione caratterizzata dal frequente battito di palpebre (il viso
le gualchere. = adattamento del fr. papier. palperèlla, sf.
e sia palpevole. = deriv. dal lat. tardo paipabilis (v. palpabile
, comp. da palpus 'palpo 'e dal class. cornu 'corno '
voce dotta, comp. da palpo e dal tema del lat. ferre * portare
voce dotta, comp. da palpo e dal suff. lat. -formis (da
. da palpus 'palpo 'e dal tema del class, gradi 'avanzare,
commesso, ecc. ecc. = dal milan. palpiroeu 'mancia '.
agonizza, o che, estratto o separato dal corpo, manifesta ancora segni di vita
sangue, che entrava ed usciva dal cuore. varano, 1-92: con picche
sospir versando e il sangue / dal collo in sì crudel foggia trafitto
oltre il costume, / che mezze uscian dal sottil busto fuori. carducci, iii-2-381
sottili sovracciglie nere alle orecchie rosee, dal nobile profilo alle nari palpitanti. d'
cesarotti, 1-xvi-232: uscì in fretta dal palagio simile a baccante palpitante il cuore
. 6. mosso, agitato dal vento. battista, vi-2-44: or
. de pisis, 206: vedo dal mio lettuccio / inquadrarsi nel vano / di
sa egli distillare rugiade da'fulmini. fr. zappata, 29: io temo,
forse, da brevi pigolii sommessi, / dal palpitar di tutta quella vita / dentro
tanta dolcezza. 7. essere animato dal moto delle onde, ondeggiare, fluttuare
una distesa di acquei; muoversi trasportato dal moto delle onde (un natante).