dotta, comp. da oscillazione] e dal gr. ypajjfia 'lettera, segno
dotta, comp. da oscillazione] e dal gr. péxpov * misura '
dotta, comp. da osculazione] e dal gr. (jixpov 'misura
dotta, comp. da oscillazione] e dal gr. * vista '.
dotta, comp. da oscillazione] e dal tema del gr., cfxo7réto '
dai romani a tutti gli uccelli, dal canto dei quali gli auguri traevano gli
letter. ant. cantare. fr. colonna, 2-95: dummentre si epulava
lat. scient. oscinèlla, deriv. dal class. oscen -inis'(v.
dotta, lat. scient. oscines, dal class, oscen -inis (v
v. oscina); è registr. dal d. e. i. s.
dotta, lat. scient. oscinidae, dal nome del genere oscinis (v.
dotta, lat. scient. oscinis, dal class, oscen -inis (v
. dossi, ii-54: si ripescare dal sonno i più al fondo e da
3. ansante, anelante. fr. colonna, 2-147: di nuli'altra
, 2-835: un dispaccio fu spedito dal governatore al capitano orso campana, nel
primitiva e dai greci chiamati ausoni, dal cui sangue e sabini e piceni e pretuzi
tipo fonda- mentale italico, e dal loro seno germogliò l'austera lingua
dotta, lat. oscus, deriv. dal nome del popolo degli osci (
* pampino, tralcio 'e dal tema di cpépw 'porto '.
= voce dotta, deriv. dal lat. osculdri (v. osculare)
lat. eccles. osculatorium, deriv. dal class, osculàri (v. osculare
incupito. -al fìgur.: offuscato dal peccato. anonimo fiorentino, iii-480
giamboni, 8-ii-120: non ha differenza dal dire al ta cere,
, doveva, e poteva, far pipì dal 427: un insegnamento che traeva il suo
il sangue, fianco sinistro e pupù dal fianco destro. rifà. centrale come da
. la luna accatti il suo lume dal sole e la sua chiarezza e che ella
tissimo principe di liechtenstein. = dal fr. obscurant (nel 1780).
tissimo principe di liechtenstein. = dal fr. obscurant (nel 1780).
le migliori armi dell'assolutismo. = dal fr. obscurantisme (breme, nel 1816
migliori armi dell'assolutismo. = dal fr. obscurantisme (breme, nel 1816)
dovevo ancora una volta riconoscermi, ingiallita dal silenzio. oscurantistico, agg. [
di luce / sulle coste, avvivati dal vento. la notte j che oscurava
4. confondere, obnubilare, distogliere dal retto intendimento; privare della lucidità di
rivelarsi incomprensibile. nievo, 563: dal pensiero della pisana passai a quello dell'
; ricoperto in una zona ben precisa dal cono d ^ mbra di un altro corpo
-reso cupo e oscuro dalle nuvole, dal maltempo, dall'approssimarsi della tempesta.
carezza contraria incupisce. -scurito dal tempo, ricoperto dalla patina dell'antichità
casa dove parlano si fa cupa oscurata dal disastro economico. oscuratóre, agg
la luna fuor d'openione stare dinanzi dal sole; e non era tempo usato,
infino al vespro, restituita sopra natura dal diametro del sole. e quella oscuragione
che si fa dalla carta bianca accesa dal fuoco: chiaro è che a quella lucidezza
oscurarsi (un luogo). fr. colonna, 2-7: nel quale [
coito, stringono il sangue che vien dal naso, fan male allo stomaco, generan
, v-189: questo pensiero... dal piissimo padre de'lumi mandato, quasi
nasce non tanto dalle parole rimote o dal favellare del volgo,... quanto
favellare del volgo,... quanto dal non sapere i tempi distinguere e narrare
delle volte l'oscurità di dante viene dal lettore. botta, 7-102: ognuno vuole
della vicissitudine delle cose, è necessario dal male vegnano al bene, dal bene
è necessario dal male vegnano al bene, dal bene al male, dalla bassezza a
bassezza, da le oscuritadi al splendore, dal splendore alle oscuritadi. davila, 8