opposta alla loro. = dal fr. orléanais, deriv. dal nome della
= dal fr. orléanais, deriv. dal nome della città di orléans.
. stor. sostenitore della politica espressa dal re di francia luigi filippo d'orléans
main giovane è qui modificato ed interpretato dal vil- lemain del 1855. sono i
della monarchia orleanista. = dal fr. orlèaniste, deriv. dal nome
monarchia orleanista. = dal fr. orlèaniste, deriv. dal nome del
= dal fr. orlèaniste, deriv. dal nome del ducato di orléans.
li ricchi possono soffrire. = probabilmente dal nome della città fr. di orléans,
. = probabilmente dal nome della città fr. di orléans, in quanto centro
: portando queste sante orlique a processione dal laterano infino a san pietro, per la
le maniche. -frangia. fr. colonna, 2-68: cum oroli deorati
ultimo orlo della lana, che gli pende dal corpo e dal collo, non sia
, che gli pende dal corpo e dal collo, non sia scempio ma doppio.
della marina di napoli, tanto lontana dal lito che non si potessero udire le parole
, 19-144: a passeggiare ora, spaziando dal lido al politeama e dall c>rlo del
. 8. zona più lontana dal centro di un luogo, di un
un territorio, di una città o dal punto dove si svolge un evento;
piangere, dolcissimo mio nazareno, intenerito dal vostro pericolo, ma più conviene ch'
ma più conviene ch'io trema intimorito dal mio: mi riconosco su l'orlo
fu sulforlo d'essere tra- ditorescamente trucidata dal duca d'aveirio. -fare orlo
terreno dalla zampa di un animale o dal piede di un uomo (e,
diligentemente si guardi [il campo] dal calpitar de'piei delle bestie quando è molle
ormora. ariosto, 6-61: alcun dal collo in giù d'uomini han forma,
forma. -impronta lasciata sul letto dal corpo di chi vi ha dormito.
, 9-i-77: tanto importa il guardarsi dal premere tutte le tracce francesi chi voglia
debba il pellegrin sulle pareti / rose dal tempo e più guaste da noi / orma
da un sentimento, in partic. dal dolore, e dal pianto.
, in partic. dal dolore, e dal pianto. martello, i-3-158:
veder torma del noto viaggio, / che dal piè avvezzo e dal giudizio saggio /
, / che dal piè avvezzo e dal giudizio saggio / quasi cieco condur dritto
, in partic. del sole. fr. zappata, 137: il girasole sempre
. tergete, valchirie, tergete / dal nobil petto torma del pugnale villano.
a pena, / l'altra segnar, dal voler cieco spinti, / mentre han
pensiero occulto, s'imparò a distinguere dal rumore de'passi comuni il rumore d'
dove... s'imparò a distinguere dal romore delle orme comuni il romore di
a passo. campailla, 1-3-1: dal camin facile sedutti, / del primo
verri, i-179: così dicendo uscì dal tempio, e dietro altorme di lui saffo
ancor con prieghi impetrar non potei / dal sommo mostrator di mille forme, / ch'
scorni suoi voli confusa / di là dal mar dei gelidi britanni, / dov'
, 3-186: il fanciullo corse fuori dal cancello. la sua compagna invece, dopo
, incedere. chiabrera, 1-ii-14: dal gran viaggio oppresso / io moveva orma
. boccaccio, 9-55: né prima dal cospetto del re fu rimosso che, salito
e che ha un parallelo nel passaggio dal genov. ciùsma al tose, e ital
da non vi lasciar pedata donde potesse dal suo pastore essere ormata. nannini [
bisogna ormare le migrazioni di quei popoli dal fondo delltdumea fino al seno issico.
6112) 'fiutare; braccare ', dal gr. e óqxàto 'odoro, fiuto '
), sia nel neolatino occidentale (fr. ant. osmer, spagn. huesmar
= lat. volg. * hormididre, dal gr. òp ^ to, deriv.
termine è passato dall'ital. nel fr. (ormeger) e, attraverso
carcano, vi-412: qui care larve dal cielo venute / ormeggiano ogni riva,