targone di inventare un gran carro, dal quale si potesse all'improvviso gettare un
l'idea della congiura ordita da me e dal dottore. -raccontato falsamente, inventato
malatesti, 38: o il male dal tener la tela lente / o dal
male dal tener la tela lente / o dal tirar le calcole è venuto / o
tirar le calcole è venuto / o dal pettin che or non è più stretto
per qualche giorno i tonni già segnati dal loro destino continuano a muoversi nell'ordito
da scenario, galline ogni mattina stupefatte dal miracolo dell'uovo. 5. piano
a pezzi, / quella che rompe dal suo insopportabile / ordito. -programma
il libro acquistar credito / possa più dal ripien che dall'ordito, / [posso
parmi poter vedere che la cicatrice descritta dal signor lorenzini sia quella stessa che si osserva
noi. f. corsini, 2-269: dal loro quartiere avevano veduto che quei di
dove era stata tirata, ma rifuggiva dal pensiero di scoprirne più in là.
dalla mia vita, se non ahimè, dal mio cuore, la donna del mio
che mai fosse veduta. = dal lat. horridus 'che fa orrore '
= dall'ingl. ordovician, deriv. dal lat. ordovices, nome di
d. c.; voce registr. dal d. e. i.
= deriv. da àrdo1] cfr. fr. ant. or dure (nel xii
caccia indice. tansillo, 7-174: dal monte scenderan l'oreadi liete / e tesseran
voce dotta, lat. orèas -àdis, dal gr. 'opeifo; -à$o£, deriv
lat. scient. oreamnos, comp. dal gr. ispoi; -eo < ^
negli animali ragionevoli e quadrupedi si fa dal cuore ai polmoni e da'polmoni al
forami delle branchie, le quali branchie dal volgo sono appellate col nome d'orecchie.
allora può accadere e si dee permettere dal vescovo), il confessore potrà ascoltare
l'odore e'1 lustro. infin dal basso piede / per farle ambe le orecchie
ciola [plantago lanceolata). fr. martini, i-108: per tutto posto
una radice, alquanto rossetti e concavi dal nascimento loro. le frondi sono lunghette
all'orecchie, parlandomi i confessori, dal pulpito fulminandomi i predicatori, che,
grammaticali (espresse in un famoso compendio dal grammatico latino fra il v e il
, cfr. provenz. aurelha, fr. oreille. orecchiàbile, agg
più orecchiabile, è la musica che nasce dal popolo stesso (verdi, puccini,
. che ha orecchie di smalto diverso dal corpo (un leone o un altro
deriv. da orecchia, sul modello del fr. oreillè. orecchiatura, sf
chino, e perché sono antichi e serbati dal poeta, bisogna dire che sieno di
tre parti: vorecchio esterno, formato dal padiglione di forme e dimensioni variabili,
di forme e dimensioni variabili, e dal meato o condotto uditivo esterno, che
ma unicamente come orecchio interno, costituito dal labirinto membranoso originato dall'otocisti che,
che sente nascere l'erba di là dal fiume, le sapeva tutte. bocchelli,
casa il 'do'traeva waltzer e polke dal clavicembalo che faceano balzar dalle sedie le
conca o vaso da lavarsi, differente dal calice per non aver manichi o orecchi.
secondo la leggenda, venne fatta costruire dal tiranno dionigi per potere ascoltare di nascosto
, acciocché la fetta di terra tagliata dal vomere e dal coltello sia rovesciata. c
fetta di terra tagliata dal vomere e dal coltello sia rovesciata. c. ridolfi,
ammessi agli orecchi del re, furono uditi dal cardinale di roano. -andare
orecchio in orecchio la fama, sentissi gridare dal popolo alterno il viva a la gloria
da mercante, si guardavano bene questa volta dal guardare. -farsi all'orecchio
, anzi satira, ordita contro di lui dal maledico aristofane, con sordo orecchio passò
portata all'orecchio dalla educazione o dal caso, oserò interrogarlo. -ribadire qualcosa
mio solito, aperto l'orecchio a quanto dal mio seguito e da altre persone dicevasi
altre persone dicevasi sulla pubblica udienza concessami dal sovrano. -tenere il lupo per