. = voce dotta, comp. dal gr. 6tj; i, 'tardi '
. = voce dotta, comp. dal gr. 'vista 'e da
= voce dotta, comp. dal gr. 'vista 'e [xérpov
= voce dotta, comp. dal gr. fojn, ò ^ é '
oùpov 'urina '; cfr. fr. opsiourie. opsoclonìa, sf.
= voce dotta, comp. dal gr. 'vista 'e da clono
'furore, mania '; cfr. fr. opsomanie. opsomenorrèa, sf
= voce dotta, comp. dal gr. &ju, òvpé * tardi '
= voce dotta, deriv. dal gr. ìfyov 'cibo '.
comp. da opsor ^ iné] e dal gr. cpùia * propensione '
comp. da opson [ine] e dal tema del gr, 9épto 'porto
comp. da opson [iné] e dal tema del gr. yewàto '
comp. da opson [iné] e dal gr. -osi8rg'simile '. opsonometrìa
comp. da opsor ^ iné] e dal gr. fiirpov'misura '. opsonoterapìa
. = voce dotta, comp. dal gr. bvmxòt; (deriv. da
come siluretti felici... salvi dal loro profilo ellittico o parellittico, che
= voce dotta, comp. dal gr. òtmxó ^ (v. ottico
= voce dotta, comp. dal gr. ò7mxó£ (v. ottico)
= voce dotta, comp. dal gr. ó7mxó <; (v.
: così fu detto uno strumento inventato dal medico londinese dott. fournier di albe
= voce dotta, comp. dal gr. òtttixóc; (v. ottico
= voce dotta, comp. dal gr. ó7rux6 <; (v.
= voce dotta, comp. dal gr. btmydx; (v. ottico
= voce dotta, comp. dal gr. ò7mxó£ (v. ottico)
= voce dotta, comp. dal gr. ò7mxó <; (v.
neve (viburnum opulus). fr. colonna, 2-349: omni partizione cum
= voce dotta, forma femm. dal lat. opulus (v. opulo)
... ricchissima così de'beni lasciatile dal padre come dell'eredità opulentissima del marito
ma senza senso veruno. -caratterizzato dal compiacimento sensuale per la rappresentazione della forma
. tenca, 1-66: lo scherno gettato dal parini sulla frivola ed oziosa opulenza.
ingl. opulence (nel 1510) e fr. opulence (nel 1523).
comprende almeno 300 specie diffuse nelle americhe dal massachusetts allo stretto di magellano (fatta
. mus. termine adottato a partire dal sec. xvii, sia nella forma estesa
dava nella milizia romana all'aiutante, scelto dal superiore e richiesto a tale ufficio.
settecento tale computo iniziava e conseguiva dal suono dell'avemaria, corrispondendo con l'
con moto alterno esser fra noi divisi / dal gran pianeta che distingue l'ore.
giorno dalla mezza notte, cioè dal momento in cui il sole passa per la
alla 'bella napoli 'e l'abbonamento dal barbiere. savinio, 2-39: nelle
: ore dette astronomiche, che cominciano dal mezo dì. manfredi, 1-21: nella
conta, da zero a 24 ore, dal passaggio del sole medio al semi-meridiano centrale
ciascuna delle dodici parti del giorno considerato dal sorgere al tramontare del sole, e
e delle dodici parti della notte considerate dal tramontare al sorgere del sole (e la
all'altro: perché mentre che 1 sole dal tropico del capricorno al tropico del cancro
giorno crescevano; quando poi il sole dal tropico del cancro sin al tropico del
universale ', riproposta quest'anno 1883 dal eh. ferdinando borsari direttore in napoli
quanto v'era, / la giovinetta dal capello biondo / alzossi. manzoni,
7-3: ne l'ora che 'l sol dal carro adorno / scioglie i corsieri e
-il tratto di cielo percorso apparentemente dal sole in tale spazio di tempo.
d'attesa in cielo, vacua, / dal mare che s'ingrigia.
gemon, come sospir d'un mondo lungi dal dì. verga, 2-120: quella