'mangiare ', probabilmente attraverso il fr. omnivore (nel 1639).
(v. onisco) e dal tema di podvto 'vado, cavalco '
, lat. tardo onobèlos, comp. dal gr. 6vtx; 'asino '
= voce dotta, lat. onobrychis, dal gr. òvofìpuxk -! & <,
= voce dotta, lat. onocentaurus, dal gr. 6vox£vnxupa£, comp. da
questa stima vollero [gli antichi] dal suo nome chiamar molte cose: chi l'
. onochèlis -idis (e onochtlon), dal gr. 6voxeùé <; e óvéxeixt
fortuna di conoscerla. oggidì è decaduta dal chimerico suo valore, e le si attribuiscono
); la var. è registr. dal d. e. i.
= voce dotta, lat. onocrotalus, dal gr. òvoxpórotxo »;, comp
= voce dotta, comp. dal gr. 6vo ^ 'asino '(
= voce dotta, comp. dal gr. 6vojjux 'nome '(v
la fine dell'ottocento). = dal ted. onomasiologie (voce coniata dall'austriaco
. zauner nel 1902), comp. dal gr. évonaola (v. onomasla)
. = voce dotta, comp. dal gr. ftvofxa -octo£ * nome '(
. = voce dotta, comp. dal gr. 6vofia -octo <; 'nome
xocxéco 'chiacchiero '; è registr. dal d. e. i.
. = voce dotta, comp. dal gr. fivopa -axo <; 'nome
. = voce dotta, comp. dal gr. 6vo ^ ux - . = voce dotta, comp. dal gr. ftvojia - voce dotta, lat. tardo onomatopoeia, dal gr. òvo ^ aocto7roila, deriv e data ad un rumoroso strumento venutoci dal lontanissimo oriente. b. croce, = voce dotta, comp. dal gr. 6vo [xa -ato < ' nel lat. scient.), dal gr. 6vcovi < e èvtovt; -i8< = voce dotta, deriv. dal nome del genere ononis (v. suff. dei glicosidi; è registr. dal d. e. i. onopigo riscaldar la fantasia che... vollero dal suo nome chiamar molte cose. chi = voce dotta, lat. onopyxos, dal gr. òvóm>l; o <;,
nel lat. scient.), dal gr. óvó7rop8ov, comp. da 8vo
, gridandomi che mi fossi guardata bene dal metter in dubbio l'onorabilità di sua
d'inghilterra ricevè l'onoranza di cavaliere dal conte di devonia. -onorificenza
sì che la sua onoranza fu fatta dal publico. vasari, i-297: essendo
84: onoranza... dal generai suo significato si era appropriata a'
6. dono in natura offerto dal colono al padrone del podere o anche
altari, e calpestar nel limo / dal sacrilego piè quanto or d'incensi /
or tu fa che un torello / dal re mi venga, ed un agnello e
di loro. ariosto, 39-34: dal figliuol d'otone / i cavallier cristian furon
maggior figliuolo don lorenzo, il quale dal re carlo secondo era stato onorato con la
di quell'iracondo principe [giulio ir, dal quale ammiratasi ad animo rattiepidito l'integrità
, essendo stata onorata la sua sepoltura dal padre e dalla madre con una bellissima moschea
un comportamento, da una situazione, dal rapporto con una o più persone; sentirsi
, il compito, l'attività indicate dal proprio nome o appellativo; nominale (
dottore di leggi] un po'scarso. fr. morelli, 463: n
alfieri, iii-1-54: il falso distinguerò dal vero, falsa chiamando quella brama d'
: provocai questo miserabile, ma egli rifugge dal darmene un'onorata soddisfazione.
soddisfazione. -prescritto dall'etichetta, dal protocollo. sanudo, lvii-633: io
dell'animo d'andrea alienato in parte dal re, cominciarono più largamente ad aprirsi
è una forma di connubio non legalizzata dal codice, ma onorata dalla tradizione.
geniali 'più onorati del suo nome che dal mio studio. algarotti, 1-x-284:
della contessa di ness, era ricercatissima dal mondo elegante imperiale. pratolini, 1-159