, ecc. aleardi, 1-208: dal fondo / dei calici scherniti, ove si
pronunciano. montale, 3-126: dal suo viso maschio e quadrato come quello
quanto può essere lo intervallo de'salti fatti dal cavallo. m. adriani,
vede punto la strada dallo scuro e dal nuolo. targioni tozzetti, 1-28: se
... arrivano alti alti di là dal mare a stormi vasti e folti che
preoccupazioni che come cavallette avrebbero fatto sparire dal mondo per anni il verde tenero della
coll'efficacia della sua lingua lo sgombrar dal papa ogni nuvolo verso i legati
popol., per paronomasia, del fr. nous voulons 'noi vogliamo '
l'aere grosso e nuvoloso, è riscaldato dal sole maggiormente quando egli è sottile.
aduste, un po'camuse, e spettinate dal vento. -che prevede
certe parole. chiari, 1-ii-47: dal tumulto e dallo splendore d'una mensa
con la quale abbiamo a comparire alle nozze dal gran re del cielo.
natalità, ecc.; cfr. fr. nuptialitè (nel 1879) e ingl
un disegno circolare, che la distingue dal tornese, coniato negli anni precedenti da
. 7. seguita per lo più dal punto fermo, serve per abbreviazione ai
cantate in modo solenne durante i vespri dal 17 al 23 dicembre, nella novena
od inni, che nell'avvento, intonate dal più cospicuo personaggio, si cantano ne'
un'affinità oggettiva o, più spesso, dal particolare punto di vista, dalla situazione
particolare punto di vista, dalla situazione, dal contesto in cui tali elementi sono inseriti
: lume non è, se non vien dal sereno / che non si turba mai
allora / che l'agio v'ebbe dal solingo lito; / disegnò quivi senza
: io vorrei che egli v'avesse gittato dal ponte in arno: perché ricordavate voi
o in parte l'animo a sé e dal noioso pensiero rimuoverlo. ariosto, 26-86
spegnerò. = voce panromanza, dal lat. sut, arcaico * àuti,
dotta, lat. scient. oakesia, dal nome del botanico americ. w.
. = voce dotta, comp. dal gr. 4>6v * uovo 'e [
(v.); è registr. dal d. e. i.
. = voce dotta, deriv. dal gr. 4>
'uovo '); è registr. dal d. e. i. oarìtide
, lat. scient. oaritis -itidis, dal gr. epàpiov (v.
occidente, menzionata da erodoto, innaffiata dal fonte di sibilla, e, secondo
perdita d'occhio trovi un'oasi risparmiata dal fuoco. 2. per simil
ted. oase (nel 1740) e fr. oasis (nel 1766).
4-57 [var.]: trasseci [dal limbo] l'ombra del primo parente
-anche con riferimento ad animali. fr. andreini, 22: ecco i miei
che quelli che umilmente e obedientemente sostiene dal correttore le sue correttive riprensioni, 'sarà
il profilo religioso e morale) proveniente dal proprio legittimo superiore; abitudine, anche
padri che nulla cosa richiede iddio così dal monaco giovane e novizio come perfetta obbedienza
marca. beicari, 3-2-166: ottenne dal beato francesco l'obbedienza e il compagno
ch'avesse potuto avvenirmi, prendere anche dal medesimo un passaporto. 3. teol
elevate a cose soprannaturali. = dal lat. eccles. oboedientialis, da oboedientia
intestabili e veri obedienziari. = dal lat. eccles. oboedientiarius, da oboedientia
il 9 agosto 1866 all'ordine, impartito dal comando supremo dell'esercito italiano, di
aria non si pò disunire sanza violenza dal suo elemento, obbidito ch'ell'ha alla
i consoli questa lettera, si portarono dal duca, che li condusse dal vicelegato a
portarono dal duca, che li condusse dal vicelegato a cui chiesero perdono delle offese
e obbedisca chi deve. = dal lat. oboedìre, comp. da ob-
dimin. di obiàa, deriv. dal lat. eccles. obldta: v.
obbligantissime. leopardi, iii-369: reinhold, dal quale fummo a pranzo domenica, mi
2 e 3 sono calchi del fr. obligeant (nel 1601).