(v.); è registr. dal d. e. i.
voce dotta, comp. da naso e dal lat. genae 'guance '.
.); è registr. dal d. e. i.
.); è registr. dal d. e. i.
voce dotta, comp. da naso e dal gr. \ òyo ^ 'discorso,
(v.); è registr. dal d. e. i.
maschera del cavaliere, gliel'ha strappata dal viso. nievo, 39: questo aveva
voce ciotta, comp. da naso e dal tema del gr. oxo7réoi 'osservo
.); è registr. dal d. e. i.
, 3561: una naspa da tirare acqua dal pozzo del palazzo. =
72: il filo della seta partendosi dal rocchello per gli occhietti e quindi per
, fino e aventuroso, / che dal buon naspo nulla mai distorce!
- anche: tamburo dell'argano. fr. martini, i-444: e1 ponte
metterai strisciante / polpo o locusta, ambi dal fuoco arrosto; / che quell'odore
dotta, lat. scient. nassa, dal class, nassa (v.
della conchiglia; è registr. dal d. e. i.
deriv. da nassa1: è registr. dal d. e. i. (che
dotta, lat. scient. nassariidae, dal nome del genere nassarius, altra denominazione
dotta, lat. scient. nassellaria, dal nome del genere nassella (deriv
del genere nassella (deriv. dal lat. class, nassa 'nassa1 '
. dimin.); è registr. dal d. e. i.
dotta, lat. scient. nassidae, dal nome del genere nassa (v.
v. nassa2); è registr. dal d. e. i. nàssio
naxius [làpis] o anche naxium, dal gr. nà ^ io <;
di nassi o d'a- vorni. fr. colonna, 2-60: verso la planizie
per i pesci, quando rimontin su dal basso in alto da una piana all'
ad altre regioni), deverb. dal lat. * nasitàre, deriv. da
, lig. anastu. e registr. dal d. e. i.
priso un nastaro de le brache ivi dal frate lassate. gigli, 147:
lo stimolo sia rappresentato dalla luce, dal calore o da fattori meccanici, si
). = voce dotta, dal gr. vctcró ^ 'compresso è registr
^ 'compresso è registr. dal d. e. i. nàstico
: nastia. = voce registr. dal d. e. i. nastina
bacilli acidoresistenti. = voce dotta, dal gr. voccttóc; * compresso è registr
voccttóc; * compresso è registr. dal d. e. i. nasto1
dell'isola di réu- nion, caratterizzata dal fusto pieno. tramater [s
dotta, lat. scient. nastus, dal gr. va compatto, pieno'; introdotta nel 1789 dal bot. antoine-laurent de jussieu (1748-1836 voce dotta, comp. da nastro e dal suff. -forme (lat. -fòrmis l'uomo ha un cuor vizzo / gonfiato dal vino. d'annunzio, iii-1-803: : lieve scendea [la veste] dal grembo / fin dove del ginocchio /
deliziosi e solitari. serra, ii-462: dal colle de'cappuccini, dov'ero,
elastica in modo che non appaiano né dal diritto né dal rovescio del tessuto (
che non appaiano né dal diritto né dal rovescio del tessuto (ed è impiegato
di tela chiara, con un panama dal nastro nero calato sulle spesse lenti del
azzurra sul fumaiolo: il primato appartiene dal 1952 al transatlantico statunitense united states)
-nastro d'argento: premio istituito dal sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani e
nazionale giornalisti cinematografici italiani e assegnato annualmente dal 1946 alle opere e agli artisti (
. p. cattaneo, 5-3: dal centro del circulo che causa il toro
tagliata o sollevata al momento del via dal direttore di corsa, dal mossiere o