verso chi m'è umile il mio cor rugge, / e son umìl con chi
o tu potessi / lunge averlo dal cor come dall'occhio! -redimere l'
tempo s'imbestiarono bruttamente, sprofondarono in una cor
visdomini, 247: 0 gelosi, cor vani, / l'alto dio vi
errore / che mi facea del corpo il cor odiare, / un'un- cia non
volgar. [tommaseo]: riguardando lo cor 7. occupato in maniera
/ che a le bell'opre i cor desti già mai, / né i pensier
cui discordia e rissa / roditrici dei cor sprona e flagella. 6.
con durissime spronate / spesso malenconia nel cor mi fede. 4.
e il riso / non spronati dal cor, ma dal mestiere. de roberto,
della morte or godi / spruzzarmi il cor? navarro della miraglia, 82
usciva, / ch'invigoran- do il cor ne'naviganti / faceva di lontan fuggir la
el strale / che me percosse el cor de mortai piaga, / onde trar culpi
138: mira come di rabbia i cor maligni / struggansi e come abbiam spontati e
, 2-8: era la mia virtute al cor ristretta / per far ivi e negli
2-309: ode venere il figlio e in cor le spunta / ferire (una spada)
chiabrera, 1-i-89: se tuo cor magnanimo non prezza / salvo udir trombe
del gran dolzor ch'en- tria lo cor mi facie. guerrazzi, 11-ii-263: affermano
gamai de lo so amore / no avrai cor ni brama. 9. dimin
, sm. ant. rivestimento scaglioso del cor po di un pesce.
: la spina aspra e ria 'l cor par che mi sterpi / e squarci:
1-67: duro mio stato! il cor squarcianmi a gara / quindi la sposa,
sento / svellermi dalla furie il cor squarciato. albertazzi, 55: portava
. serao, i-818: vide squartare il cor- o del maiale in due parti
/ i caliddi sospir, ch'ai cor ne vanno: / ivi con lui a
, che suonano altro che i 'cor mio, speranza dolce'. guerrazzi, 2-454
, 1-viii-81: che tal colpo sì 'l cor de l'ommo squatra, / dir
chi verrà mai che squadre / questo mio cor di smalto / ch'almen com'io
e nero smalto, / onde arma il cor sì duro e il freddo petto,
han possuto aitare / perché paniti che le cor si squadri. francesco da battifolle,
francesco da battifolle, lxxxviii-ii-249: il mio cor si squatra, / e sì come
/ cantando al novo giorno, / il cor non mi ferì: / non all'
sì possente / che per dolcezza il cor lagrime stilla. pecchio, 1-147:
sacchetti, 13: é sì fermo n cor, che dentro squilla, / a veder
, 218: tu no dì stabilire lo cor toe a cosa tirena sovra deo.
pseudoiacoponici, 104: chi voi lo cor securo porte la puntate / e chi
e fa'che sempre mai / nel tuo cor sia stabilita. castiglione, iii-77:
. agostini, 4-1-70: uno stabilito cor non vi spaventa. saraceni, ii-393:
, / che stacca a forza / due cor che amore / stretti legò. a
, 1-1106: e. cciaringrazzio iddio cor capo chino, / e. cce faccio
. petrarca, 66-11: nel cor via più freddo che ghiaccio / ho di
con onde / rare e stagnanti il cor, né più la speme / m'adescherà
/ il mio sentendo voi, mio cor, quel giorno / tutto a voi si
allor subitamente a farai / il mio cor lieto e le dogliose stille / spinte
/ è morta la preghiera, e in cor le stagna / la disperanza.
, onde pur dollia attinge / meo cor, che 'n ciò sì pur diletta e
stagnando le lagrime e premendo / in cor l'affanno e i queruli sospiri, /
: il duol tal del mio pianto al cor fa stagno / che spesso al tuo
questo cammino albergamo toma a ferirmi il cor, né mai si stalla.